La magrezza tra normalità e patologia

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Mentre l’obesità è al centro dell’attenzione della comunità scientifica, sono molti meno i dati sulla prevalenza della magrezza nei bambini e negli adolescenti e sui problemi clinici associati a questa condizione. La persistenza del sottopeso potrebbe comportare un ritardato sviluppo puberale, oltre a compromettere il raggiungimento di un’altezza finale compatibile con il bersaglio genetico.

 

di Francesca Savina, Sergio Bernasconi

Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Parma

 

Negli ultimi anni la crescente prevalenza dell’obesità a livello mondiale ha portato questo problema al centro dell’attenzione della comunità scientifica 1. Molti meno sono invece i dati sulla prevalenza della magrezza nella popolazione infantile e adolescenziale e sulle problematiche cliniche associate a questa condizione, che può essere definita come uno stato di deplezione dei depositi di tessuto adiposo, con un peso corporeo inferiore rispetto agli standard fisici e scheletrici (MeSH). Tuttavia, la magrezza, al pari dell’obesità, è una condizione che può determinare incremento di morbilità e di mortalità nei minori. Scopo di questa review è analizzare i dati esistenti in letteratura, in particolare per quanto riguarda la magrezza primitiva o “idiopatica”, in modo che ne possano emergere alcuni suggerimenti per il pediatra che opera a livello territoriale o ospedaliero.