ONSP: la specializzazione in pediatria rimanga di cinque anni

2205
Salvatore Aversa

Non sono d’accordo gli specializzandi in pediatria italiani con il taglio di un anno della scuola di specializzazione, che passerebbe così a 4 anni, previsto dalla Legge di Stabilità. Questo quanto emerge dai risultati di un’indagine, condotta tra i propri iscritti, dall’Osservatorio nazionale specializzandi in pediatria (ONSP) a seguito della preoccupazione generata dalla conversione in legge del DL n.104 del 12 settembre 2013.

«In sintesi ‒ spiega Salvatore Aversa, presidente ONSP ‒ dalle oltre 430 risposte al questionario diffuso dall’ONSP ai medici in formazione specialistica in pediatria, emerge che: circa il 70% degli specializzandi in pediatria si ritiene soddisfatto della qualità della formazione attualmente offerta dalla propria sede; solo il 12% reputa eccessiva la durata attuale del corso di studi; l’80% del campione si dichiara non favorevole a una riduzione retroattiva per coloro che risulteranno iscritti al secondo o terzo anno di corso nel prossimo anno accademico; solo circa il 30% concorda con una eventuale riduzione della durata complessiva della specializzazione. Quest’ultima opzione, peraltro, viene riconosciuta quale veicolo di un più rapido inserimento lavorativo solo dal 15% del campione, a fronte del 60% degli specialisti in formazione che dichiarano come questa scelta finirebbe soltanto con il penalizzarne l’acquisizione di obiettivi formativi ritenuti indispensabili».

Continua Aversa: «La riduzione della durata della specializzazione porterà secondo noi a un impoverimento dell’offerta formativa. La pediatria, infatti, comprende diverse subspecialità, e ritengo indispensabile che il medico abbia la possibilità di frequentare al meglio le diverse strutture disponibili durante il percorso di studi. Inoltre con un anno in meno di scuola risulterebbe molto difficoltoso effettuare un periodo di formazione presso un altro centro specialistico di eccellenza, per esempio all’estero, esperienza di certo ritenuta oggi molto importante per costruire la professionalità del pediatra di domani».

«Sebbene la formazione specialistica in pediatria necessiti oggi in Italia di modifiche strutturali che la proiettino verso le sfide future ‒ sottolinea il presidente ONSP ‒ non è con una riduzione lineare né con una rimodulazione forfettaria delle attività professionalizzanti per un anno che tale sfida potrà essere vinta». Scopo dell’indagine è di sensibilizzare Istituzioni e Organizzazioni competenti. Conclude Aversa: «Affinché il Decreto del Ministero dell’università, dell’istruzione e della ricerca, da emanarsi in accordo con il Ministero della salute entro il 31 marzo 2014, preveda che il corso di specializzazione in pediatria rimanga di durata pari a 5 anni, quale premessa indispensabile per una reale e costruttiva rivisitazione del programma di formazione specialistica».