Nuovi strumenti per la gestione del diabete

2009

La conta dei carboidrati

Un corretto approccio terapeutico al DM deve prevedere, oltre alla terapia insulinica sostitutiva, anche un’attività fisica regolare e un’alimentazione equilibrata sia quantitativamente sia qualitativamente, senza le limitazioni cui i soggetti in età evolutiva erano sottoposti in passato. È dunque importante personalizzare il trattamento, utilizzando algoritmi che consentano di adeguare gli standard terapeutici considerando la variabilità di risposta inter- e intra-individuale, che accompagna il soggetto per tutta l’età evolutiva 9, correlata agli adattamenti endocrino-metabolici e comportamentali. Uno di questi algoritmi è la conta dei carboidrati (CHO). Il presupposto fondamentale per eseguirla in modo corretto, è istruire il paziente e la sua famiglia nell’individuare in quali alimenti i carboidrati sono contenuti. Esistono, a tale scopo, atlanti fotografi ci tascabili che raffigurano i principali cibi della dieta mediterranea, riportando il contenuto di CHO in base al peso. A questo punto è necessario introdurre il concetto di rapporto insulina-carboidrati (I: C) che definisce i grammi di carboidrati metabolizzati da 1 UI d’insulina ultrarapida. Questo indice si ottiene dividendo 500 (o 450 per l’insulina umana regolare) per il fabbisogno insulinico giornaliero (dose insulinica totale prevista nelle 24 ore a cui si sommano gli eventuali boli di correzione) 4. Una volta calcolato il quantitativo totale di carboidrati del pasto, è possibile definire la dose di insulina necessaria per metabolizzarlo, cercando di mantenere la glicemia post prandiale nell’intervallo desiderato. Inoltre, qualora sia necessario correggere un’iperglicemia, è possibile calcolare il bolo insulinico da somministrare utilizzando il fattore di sensibilità all’insulina. Questo si calcola dividendo 1.800 (1.500 per l’insulina umana regolare) per il fabbisogno insulinico giornaliero. Il valore così ottenuto indica i mg/dL di glicemia ridotti da 1 UI d’insulina ultrarapida.

I calcolatori di bolo

Il calcolatore di bolo è una funzione avanzata introdotta nei nuovi modelli di microinfusore, ma presente anche in alcuni glucometri di ultima generazione. Tale funzione è in grado di suggerire la dose d’insulina necessaria per metabolizzare un pasto o per eseguire la correzione di un’iperglicemia. Fondamentale è che il paziente imposti alcuni parametri personali come il fattore di sensibilità insulinica, il rapporto insulina-carboidrati, l’obiettivo glicemico sia a digiuno sia post prandiale e il tempo di azione, cioè il tempo necessario perché l’insulina somministrata esaurisca la sua attività. Sarà quindi sufficiente, per il calcolo del bolo di correzione, fornire al sistema la glicemia attuale; si dovranno invece inserire la glicemia e il quantitativo di carboidrati previsti per il pasto, per ottenere il calcolo del bolo pre-prandiale. La dose d’insulina suggerita, se ritenuto opportuno, può essere comunque modificata dal paziente. Nel calcolatore di boli possono essere inoltre inseriti anche i cosiddetti “eventi salute”, cioè quelle condizioni che possono rendere necessaria una modifica del calcolo della dose d’insulina, come l’esercizio fisico, la malattia intercorrente, il ciclo mestruale. Recentemente sono stati introdotti anche programmi da installare sullo smart-phone o sul computer, in grado di suggerire il bolo insulinico.