La semeiotica al centro della diagnosi

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Angelo Ravelli, responsabile scientifico del corso ECM “Semeiotica fisica e strumentale in pediatria”

Nella pratica medica quotidiana, la semeiotica clinica mantiene un’importanza fondamentale nella diagnostica delle malattie, anche in ambito pediatrico. L’esame obiettivo degli organi e degli apparati e il monitoraggio della crescita e dello sviluppo – quest’ultimo inteso come maturazione somatica e neuropsichica – rappresentano gli elementi centrali dell’approccio clinico in pediatria. Alla valutazione fisica del paziente si affiancano, tuttavia, strumenti diagnostici sempre più sofisticati. In effetti, l’utilizzo congiunto di un accurato esame clinico e di appropriate indagini strumentali può consentire di diagnosticare la malattia in fase molto precoce, e questo si riflette spesso in un miglioramento della prognosi. L’utilizzo delle metodiche di imaging deve essere, comunque, pianificato in maniera razionale, vagliando con attenzione le relative indicazioni e i possibili rischi.

Di questi argomenti si parlerà nel corso ECM che inizierà in febbraio e si protrarrà per tutto il 2014, il cui titolo è “Semeiotica fisica e strumentale in pediatria”. I crediti formativi previsti sono 18. Responsabile scientifico del corso è Angelo Ravelli, professore associato di Pediatria presso il Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze materno-infantili dell’Università degli Studi di Genova e Responsabile dell’UOSD Centro di Clinimetria presso l’Istituto Giannina Gaslini di Genova.

«Scopo del corso è richiamare al pediatra la centralità dell’esame clinico nell’iter diagnostico al paziente, ripercorrendo i canoni della semeiotica tradizionale – spiega Ravelli. – Il pediatra non deve dimenticare che, pur avendo a disposizione indagini strumentali sempre più sofisticate, l’approccio al paziente rimane elemento di prima linea nella diagnosi. Sebbene il corso sia principalmente focalizzato sulla semeiotica clinica tradizionale, verrà, comunque, dedicato molto spazio all’illustrazione delle novità recentemente emerse nella diagnostica strumentale nelle diverse specialità». «Il corso ha un’impronta squisitamente didattica e fornisce una panoramica della semeiotica fisica del bambino in diversi ambiti, alcuni dei quali sono parte integrante dell’attività tradizionale del pediatra ospedaliero o di famiglia, mentre altri hanno un’impronta più specialistica, come per esempio la semeiotica reumatologica e ortopedica – continua Ravelli. – Diversi moduli sono trattati da specialisti assai qualificati nelle diverse discipline. Il corso ECM 2014 offre quindi al pediatra l’opportunità di acquisire un aggiornamento significativo sui principali progressi nella diagnostica di ciascun settore».

Specificamente, verranno trattati alcuni temi familiari al pediatra, come l’esame dell’apparato respiratorio o del cuore e la valutazione della crescita e dello sviluppo, ma anche argomenti più specialistici, come lo sviluppo neurologico del lattante o la semeiotica reumatologica e ortopedica. Alcuni di questi aspetti non vengono spesso affrontati in maniera sufficientemente approfondita durante gli studi universitari o i corsi di specializzazione. Inoltre, alcuni recenti e importanti progressi nelle metodiche di imaging radiologico non sono ancora diffusamente noti in ambito pediatrico. Questo vale non soltanto per le più innovative tecniche di imaging, ma anche per alcune raffinate indagini di laboratorio, per esempio in auxoendocrinologia. In ciascun modulo verranno dapprima illustrati i fondamenti dell’esame fisico del bambino e dell’adolescente e, successivamente, verrà fornito un quadro aggiornato delle principali metodiche di diagnosi attualmente disponibili. «La parte relativa alla valutazione clinica prevede la rivisitazione delle tappe e degli aspetti fondamentali dell’esame fisico di un piccolo paziente – sottolinea Ravelli – ricordando le manovre fondamentali della semeiotica clinica del bambino e dell’adolescente». E continua: «Per quanto riguarda la parte strumentale, si farà il punto sulle indagini classiche e sulle principali novità emerse negli ultimi anni, attraverso una rassegna degli esami più tradizionali e di quelli di più recente introduzione. Particolare rilievo verrà fornito all’illustrazione dei vantaggi che le nuove metodiche hanno introdotto nel processo diagnostico rispetto al passato».

I vari moduli del corso ECM abbracceranno le diverse età del bambino: il primo modulo, per esempio, realizzato da Giovanni Cioni, dell’IRCC Fondazione Stella Maris di Pisa, affronterà lo sviluppo neurologico del lattante e sottolineerà come la corretta crescita neurologica nei primissimi mesi di vita apra la strada a un armonico sviluppo futuro. «In riferimento ai parametri auxologici, per valutare adeguatamente la crescita e lo sviluppo è necessario conoscere i riferimenti di normalità per le diverse età, come verrà discusso da Mariangela Cisternino, della Clinica pediatrica dell’Università degli Studi di Pavia – spiega Ravelli. – È importante ricordare al pediatra quando è necessario richiedere un radiogramma del carpo per la verifica dell’età scheletrica, o quando è opportuno eseguire esami di laboratorio, come il dosaggio degli ormoni tiroidei o dell’ormone della crescita oppure lo screening per la celiachia». La discussione dell’impatto delle novità in tema di imaging avrà un rilievo elettivo nel modulo dedicato alla pneumologia. Sottolinea Ravelli: «Per quanto riguarda l’apparato respiratorio, la Tac del polmone è oggi fondamentale nella diagnostica e nel monitoraggio delle pneumopatie croniche, ma anche l’ecografia del polmone sta muovendo i primi passi». Questo modulo sarà curato da Giovanni A. Rossi, responsabile della divisione di Pneumologia dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova. «In reumatologia, grazie all’ecografia e alla risonanza magnetica nucleare è oggi possibile stabilire con precisione la presenza di infiammazione della sinovia articolare e identificare in fase molto più precoce, rispetto alla radiologia convenzionale, l’insorgenza di un processo erosivo a carico della cartilagine o dell’osso – continua Ravelli. – Le ricerche più recenti mostrano come, grazie alla sua notevole sensibilità, l’ecografia consenta di individuare la presenza di flogosi sinoviale in articolazioni che all’esame clinico appaiono non interessate». «In ambito ortopedico, la risonanza magnetica nucleare ha soppiantato in molti casi la tomografia computerizzata e la scintigrafia, che hanno lo svantaggio di esporre i piccoli a una dose significativa di radiazioni ionizzanti, come verrà illustrato da Michelangelo Scaglione, della Clinica Ortopedica dell’Università di Pisa. Sia il modulo reumatologico che quello ortopedico evidenzieranno, nelle rispettive aree di competenza, le peculiarità e la complessità dell’esame dell’apparato muscoloscheletrico nel bambino e nell’adolescente» conclude Ravelli. «Infine, in riferimento al cuore, Francesco De Luca, responsabile della Cardiologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania, oltre a ricordare le modalità di valutazione semeiologica dell’apparato cardiocircolatorio, presenterà una panoramica del ruolo dell’ECG, dell’ecocardiografia tradizionale e transesofagea e della risonanza magnetica, accanto a quello delle metodiche invasive, nella diagnostica delle cardiopatie congenite e acquisite».