Addio Professore

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BurgioRoberto Burgio, il nostro direttore scientifico, ci ha lasciati. Fra poco più di un mese avrebbe compiuto 95 anni. Ma la sua età anagrafica era un dettaglio trascurabile se confrontata con la modernità di pensiero, la vivacità culturale, l’infaticabile e giovane passione per lo studio e il lavoro che lo hanno accompagnato fino a pochissimi giorni prima della sua scomparsa.

Allievo della scuola palermitana di Michele Gerbasi, Roberto Burgio ha diretto dal 1962 al 1965 la Clinica pediatrica dell’Università di Perugia prima di trasferirsi a Pavia, dove è stato per ventiquattro anni direttore della Clinica pediatrica dell’Università e successivamente professore emerito di Pediatria. Pioniere della immunoematologia pediatrica in ambito internazionale, ha condotto ricerche fondamentali sulla ontogenesi del sistema immunitario, sulle immunodeficienze primitive e sui rapporti tra autoimmunità e immunodeficienza. Ha contribuito in misura rilevante ai progressi scientifici e assistenziali del trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

Di lui ricordiamo la capacità di essere sempre rivolto al futuro, con intuizioni straordinarie e straordinariamente moderne. Tra queste, “l’area pediatrica” che Burgio, anticipando anche la Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, indicò nella fascia d’età 0-18 anni e le definizioni del pediatra come “avvocato del bambino” e “antenna sociale”, attraverso le quali Burgio indicava come il pediatra non dovesse limitare la propria attività a mero tutore della salute fisica del bambino, ma dovesse occuparsi del suo complessivo benessere psico-fisico ed essere in grado di cogliere tutti i segnali di disagio e criticità sociali.

Tutti coloro che lo hanno conosciuto ricorderanno per sempre la sua straordinaria eloquenza, e il suo modo di comunicare, inconfondibile per chiarezza ed efficacia. Intere generazioni di pediatri sono orgogliose di averlo avuto come Maestro così come tante famiglie e tanti bambini per i quali è stato una grande medico e un punto di riferimento attento e sensibile.