Ecografia del torace. Una revisione critica

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Neonato

Polmone normale (lattante). Muscoli intercostali (frecce). La banda bianca corrisponde a una totale riflessione del suono alla superficie del polmone (punta di freccia). La parte sottostante non è una riproduzione della realtà anatomica, ma una duplicazione a specchio delle strutture superficiali
Polmone normale (lattante). Muscoli intercostali (frecce). La banda bianca corrisponde a una totale riflessione del suono alla superficie del polmone (punta di freccia). La parte sottostante non è una riproduzione della realtà anatomica, ma una duplicazione a specchio delle strutture superficiali

Nella recente letteratura italiana sono comparsi articoli che enfatizzano il possibile ruolo dell’ecografia polmonare nello studio del distress respiratorio del neonato 6, 7. In passato era stata descritta l’iperecogenicità retroepatica nella RDS, ma nessuno aveva pensato di utilizzare tale segno nella pratica clinica 8. La “nuova” chiave diagnostica trova tutte le risposte sulla superficie del polmone attribuendo a “riverberazioni mobili artefattuali non anatomiche” l’analisi delle anomalie nei rapporti tessuto-aria e aria-acqua. Certamente più l’aspetto è ecogeno (bianco) maggiore è l’alterazione alla superficie del polmone: ma nei piani profondi? Studi più accurati potrebbero dimostrare la possibilità di ridurre il numero delle radiografie nella RDS e nella tachipnea transitoria. Rimangono i problemi della non diagnosi delle complicanze secondarie ad air-leak syndrome (enfisema interstiziale ecc.), della valutazione del posizionamento del tubo tracheale, delle diagnosi differenziali (polmoniti, ecc). Inoltre, appare naif il tentativo di definire quadri complessi come sindrome da aspirazione di meconio e displasia broncopolmonare 9. Pensiamo alla complessità anatomo-patologica di quest’ultima con non solo fibroproliferazione interstiziale, ma anche spazi aerei dilatati da interruzione dello sviluppo alveolare e ridotta vascolarizzazione distale. L’entusiastico tentativo di coprire tutto lo spettro delle patologie possibili finisce per creare scetticismo anche verso possibili indicazioni reali come la diagnosi di pneumotorace (che nasce in traumatologia) 4, anche se per la quantizzazione dello stesso rimane, secondo noi, necessario uno studio topografico con radiologia convenzionale. Mi riferisco in particolare alla diagnosi radiologica di pneumotorace iperteso con rischio di mortalità per il depiazzamento del mediastino che determina compressione sulla vena cava inferiore con ostacolo al ritorno venoso al cuore destro e conseguente ridotta gittata sistolica. Qualcuno potrebbe obiettare che una pan-ecografia comprensiva di bilancio cardiovascolare potrebbe ovviare e fare dedurre il fenomeno, ma onestamente sembra più facile, laddove ci sia la disponibilità, fare un banale radiogramma 10.