Modello pediatrico italiano da proteggere

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Medical consultationVi è preoccupazione da parte della FIMP rispetto all’incontro con la SISAC, per il rinnovo delle Convenzioni. “Il modello pediatrico italiano non va scardinato”, questa è la sintesi riportata dal loro comunicato. Al tavolo di confronto con la parte pubblica vi erano FIMP, Cipe e Ump-Smi, e sono emerse differenze sia di interpretazione del profilo giuridico sia di visione futura dell’erogazione dell’assistenza. Rispetto ai nuovi modelli organizzativi, “FIMP è chiara nel ribadire che non si può sbriciolare il sistema attuale, azzerando quanto negli anni è stato sviluppato ed incentivato, senza creare una forte criticità nel sistema delle cure pediatriche”. Nel progetto della FIMP, i pediatri di famiglia faranno parte delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, che vanno attuate ma non devono sostituire l’attuale associazionismo, se mai favorirlo. Invece, le Unità Complesse di Cure Primarie dell’area pediatrica “rappresentano strutture specialistiche che erogano prestazioni assistenziali (…) tramite il coordinamento e l’integrazione dei pediatri di famiglia, tra loro e con altri professionisti di area pediatrica”, prosegue il comunicato. “Il confronto con la SISAC” dice ancora FIMP “ha purtroppo messo a nudo molte rigidità interpretative rispetto alle nuove norme di legge, che impediscono di fatto la realizzazione di un modello pediatrico che possa garantire un valore aggiunto alla salute dei bambini, almeno rispetto a quanto a loro fino a oggi è stato garantito”