Genitori italiani e vaccinazioni

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Little baby get an injectionMolti vaccinano i proprio figli, ma ci sono ancora dubbi, una fiducia da consolidare e necessità di informazioni. Se l’88 per cento dei genitori italiani ha sottoposto la prole alle vaccinazioni obbligatorie, solo il 48 per cento dice di aver fatto fare anche quelle raccomandate e rimborsate dal Sistema sanitario nazionale. Sono stati presentati il 7 ottobre a Roma i risultati della ricerca “La cultura della vaccinazione in Italia. Un’indagine sui genitori, svolta dal Censis con il contributo non condizionato di Sanofi Pasteur Msd. In generale, i comportamenti dei genitori fra i 18 e i 55 anni con figli da 0 a 15 anni di età sono favorevoli alla vaccinazione, ma la loro adesione è difforme, maggiore per quelli somministrati il primo anno, mentre non sono attenti a completare il ciclo vaccinale. Il 48% ha sottoposto i figli alle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate, il 40 per cento solo a quelle obbligatorie, l’11 per cento non si ricorda a quali e solo lo 0,5 per cento non li ha vaccinati. Rispetto all’efficacia, vi è una metà che afferma che non sono poi così utili visto che ci si può ammalare anche se vaccinati, l’altra metà dice il contrario. La vaccinazione è considerata strategia di prevenzione da un genitore su quattro (mentre la percentuale di chi usa vitamine e integratori alimentari per una buona salute è pari al 34 per cento). Rispetto all’informazione, il 73 per cento dei genitori dice di saperne molto o abbastanza, ma meno del 6 per cento sa quali siano le vaccinazioni obbligatorie oggi in Italia. Il 61 per cento dice di aver avuto accesso a tutte le informazioni (con variazioni nelle diverse zone d’Italia) e il pediatra di libera scelta è la figura più consultata (55 per cento). Per avere informazioni sanitarie in generale, il medico la fonte è più consultata. Il 32 per cento dei genitori utenti di internet cerca informazioni di salute sul web e qui, sul versante vaccinazioni, per il 40 per cento dei genitori in rete, social, network forum e blog mostrano un atteggiamento contrario; su Internet il 47 per cento delle informazioni verte sui rischi, il 27 per cento sui vantaggi, nel 21 per cento sono informazioni scientifiche e nel 20 per cento storie di casi con effetti negativi. In pratica, rispetto alle vaccinazioni, l’indagine evidenzia quattro tipologie di genitori: i timorosi (36 per cento), cauti sulle vaccinazioni e la prevenzione medica in generale; i ligi (33 per cento), positivi più per il rispetto di obblighi e raccomandazioni; i favorevoli (23 per cento), aperti e fiduciosi, con consapevolezza; i critici (8 per cento), critici e contrari alla vaccinazione e alla prevenzione medica.