Piante medicinali nella pratica clinica: linee guida FIMP

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Piante medicinali_67431989_XXLQualità e sicurezza dei prodotti a base di piante medicinali: per la Federazione italiana medici pediatri (FIMP) il pediatra di famiglia deve conoscere le nozioni principali della fitoterapia, per evitare i rischi dell’autoprescrizione e per supportare genitori e pazienti nella scelta e utilizzo di tali prodotti, che devono avere i requisiti di alta qualità, sicurezza ed efficacia. Un gruppo dei pediatri della FIMP e del Gruppo di studio sulle medicine complementari ha rielaborato e aggiornato le Linee guida sul tema che comprendono, dopo una premessa generale che affronta aspetti generali e regolatori, nove raccomandazioni, seguite in questa nuova versione da un glossario. Nella premessa viene indicato come, per quanto riguarda l’aspetto regolatorio europeo, le piante officinali possano essere usate per farmaci, alimenti, cosmetici e dispositivi medici (ognuna con sue leggi regolatorie). «In Italia, a differenza di altri paesi europei, oltre il 95% dei prodotti a base di piante medicinali è commercializzato sotto forma di integratore alimentare e di conseguenza assoggettato alle norme legislative del settore alimentare» spiega Vitalia Murgia, pediatra di famiglia e componente del Centro Studi FIMP. Una produzione che deve seguire le norme di buona qualità e rispettare le indicazioni delle Farmacopee (Europea e Italiana) per la sicurezza. «Il tema della sicurezza non può passare mai in secondo piano, sia che si tratti di farmaci, alimenti o integratori» dice Giampietro Chiamenti, presidente nazionale della FIMP. «L’utilizzo in età pediatrica, richiede infatti particolari cautele, sia in termini posologici che di possibili interazioni/contro-indicazioni. Proprio la consapevolezza di questi aspetti da parte del medico pediatra, primo punto di riferimento dei genitori per la salute dei loro figli, rappresenta un valido supporto anche in un ambito dai confini non sempre definiti come quello delle medicine complementari».