Revocato lo sciopero dei pediatri di famiglia

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Dopo un incontro urgente convocato dal Governo presso la sede del Ministero della Salute, è stato revocato lo sciopero nazionale proclamato per il 19 maggio dalla Federazione italiana medici e pediatri (Fimp). Lo sciopero era stato indetto dal Consiglio nazionale della FIMP lo scorso 30 aprile, visto il radicalizzarsi in negativo delle posizioni rispetto al rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale e ai punti critici riguardo all’Accordo politico del 4 marzo. In particolare la FIMP aveva affermato che non erano state recepite le specificità della pediatria di famiglia nell’Atto di indirizzo approvato dai presidenti delle Regioni; aveva riportato una rigidità da parte della SISAC rispetto alle linee di indirizzo dell’Accordo del 4 marzo; ancora, sul nuovo Atto di indirizzo, aveva sottolineato che affidando alle Regioni il finanziamento e attuazione del nuovo modello organizzativo, non venisse considerata la necessità che l’assistenza pediatrica in tutta Italia sia uniforme e omogenea.

Al termine dell’incontro di lunedì 18 maggio i sindacati di categoria Fimp, Fimmg e Cipe hanno convenuto che vi fossero le condizioni per revocare lo sciopero. Il Governo e il Comitato di settore si sono impegnati a vigilare affinché nelle trattative per il rinnovo dell’ACN venga rispettato il profilo giuridico dei medici convenzionati, senza condurlo a una condizione di subordinazione; a mantenere ai medici la loro autonomia organizzativa nell’ambito delle scelte di programmazione sanitaria dello Stato e delle Regioni. Assicurato da parte del Governo anche l’impegno a ricercare meccanismi che sviluppino la capacità di lavoro d’equipe e le specificità della medicina generale e della pediatria di libera nel rispetto del rapporto fiduciario, anche se ciò non dovrà dare corso a nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.