Melatonina e disturbi del sonno in bambini con epilessia

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Müder JungeLa melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale in risposta agli stimoli dei centri di controllo ipotalamici e ai cicli luce/buio trasmessi dalla retina. Nell’adulto è utilizzata nei soggetti con disturbi dell’addormentamento, ma il suo uso si sta diffondendo anche in età pediatrica. Uno studio in doppio cieco randomizzato in “cross-over” ha valutato l’efficacia della melatonina (9 mg in formulazione a rilascio prolungato) o del placebo in 10 bambini con epilessia (Jain et al. Sleep Med 2015; Jan 21). Durante il trattamento è stata rilevata una minore latenza del sonno e una maggiore riduzione dello stato di vigilanza dopo l’inizio del sonno. Non sono stati rilevati effetti negativi, clinici o strumentali, sul controllo dell’epilessia né un suo miglioramento. Gli autori concludono che la somministrazione di melatonina potrebbe essere di ausilio per i disturbi del sonno nei bambini con epilessia.

Per quanto riguarda l’utilizzo della melatonina, una recente Consensus (Eur J Pediatr Neurol 19: 122-33, 2015) raccomanda comunque di iniziare con basse dosi, incrementando eventualmente di 1 mg/settimana in caso di risposta mancata o parziale, ma senza superare dosaggi considerevolmente inferiori a quelli utilizzati nello studio di Jay et al.(dose massima per bambini < 40 kg = 3 mg/die e per bambini > 40 kg = 5 mg/die); le modalità di somministrazione dipendono inoltre dal disturbo clinico che ne richiede l’uso. Sebbene nella Consensus venga riportato che non si conoscono effetti collaterali connessi alla somministrazione di melatonina nei minori, un commento a tale articolo sottolinea che a oggi non esistono studi sistematici e rigorosi che ne abbiano valutato la sicurezza d’impiego a lungo termine in particolare per quanto riguarda aspetti metabolici, cardio-vascolari, puberali e riproduttivi (Kennaway DJ, Eur J Pediatr Neurol, in press), tanto che il National Institute of Health (USA) afferma che la melatonina non dovrebbe essere utilizzata nella maggioranza dei bambini. Di questi aspetti si dove tenere attentamente conto e informarne i genitori.