Complessità assistenziale: il documento di AOP e SI

2356

4.1.1Risposte efficaci in tutto il territorio per i bambini con malattie acute o malattie croniche che abbiano caratteristiche di complessità dal punto di vista dell’assistenza. L’Associazione degli ospedali pediatrici italiani (AOPI) e la Società italiana di pediatria (SIP) hanno prodotto un Documento congiunto sul tema, sottolineando come in tutta Italia, qualunque sia la regione di residenza e il livello socioeconomico della famiglia, le istituzioni debbano fornire sia in ospedale sia sul territorio le risposte adeguate nell’assistenza a questi bambini. “I criteri per l’identificazione e il riconoscimento della complessità assistenziale sono fondamentali per un corretto approccio diagnostico e terapeutico e per la presa in carico multidisciplinare”, viene affermato nel testo, e sono indicati tre criteri: la cronicità, che significa un intervento terapeutico assistenziale di almeno 3 mesi con necessità di un referente; la necessità di assistenza specialistica e multidisciplinare, con un intervento che sia coordinato all’interno e integrato con il territorio; i riflessi sul nucleo familiare. Vengono poi illustrati gli ambiti di intervento dell’assistenza multidisciplinare, dal centro di riferimento assistenziale pediatrico alla rete ospedaliera, alle cure territoriali, e sottolineato come in Italia resti un problema la remunerazione delle prestazioni a bambini con problemi assistenziali complessi. Nel documento viene chiesto il riconoscimento della specificità delle cure pediatriche, con una “nuova valorizzazione delle cure ospedaliere” che garantisca i “percorsi assistenziali più in linea con l’innovazione tecnologica” e proposto di avere una “selezione dei DRG di alta complessità per la pediatria e un sistema di incrementi tariffari specifici per la remunerazione dei ricoveri dei pazienti pediatrici di alta complessità e restanti DRG con l’esclusione dei DRG a rischio di inappropriatezza”.