Sprechi e buone pratiche: il versante pediatrico

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Giampietro Chiamenti, presidente FIMP
Giampietro Chiamenti, presidente FIMP

Prevenzione e buone pratiche cliniche. Nel corso della presentazione dei risultati di un’indagine civica sugli sprechi da parte di Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato, durante l’evento “I due volti della sanità. Tra sprechi e buone pratiche. La road map per la sostenibilità vista dai cittadini”, il presidente delle Federazione italiana medici pediatri (FIMP), Giampietro Chiamenti, ha affermato: «Occorre lungimiranza programmatica da parte delle Istituzioni che devono investire sulla prevenzione anche se inizialmente questa può sembrare solo una spesa». Chiamenti ha riportato anche l’importanza delle buone pratiche cliniche, esaurendo in ambulatorio il percorso diagnostico terapeutico “attraverso la conferma e ulteriore sviluppo del self help diagnostico accanto all’adozione di protocolli terapeutici condivisi e scientificamente sostenibili”, e ha sottolineato come il rapporto di fiducia particolare del pediatra con l’assistito, con la presa in carico dei bisogni assistenziali fino all’adolescenza, possa contribuire ad avere poi adulti più sani. Rispetto agli adulti, nella fascia pediatrica appare meno cruciale il tema delle liste d’attesa e la quota del paziente cronico. «Questo dovrebbe essere tenuto in grande evidenza quando si programmano i nuovi modelli assistenziali focalizzando l’attenzione a consolidare l’esistente piuttosto che rischiare stravolgimenti di sistema. Fondamentale è infatti definire i bisogni di salute e considerare l’importanza di poterne misurare il raggiungimento con la partecipazione di tutte le componenti del SSN» ha detto ancora Chiamenti, concludendo con un richiamo al dare concretezza ai temi trattati, facendo diventare alcuni contenuti discussi norme legislative e contratti di lavoro, “per creare i presupposti di un sistema pubblico accessibile in modo omogeneo in tutto il Paese”.