Vaccinazioni: la posizione della SIPPS

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Little baby get an injection

La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS) si pronuncia sulle vaccinazioni approvando la posizione della FNOMCeO e richiamando la Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo. Riprendendo il documento approvato della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, la SIPPS indica come necessarie “misure che favoriscano la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali, aiutino le famiglie a superare la crescente diffidenza verso le vaccinazioni e diano il massimo impulso alle vaccinazioni dei primi mesi di vita, sulla base di un calendario vaccinale comune a tutte le regioni italiane”. Il presidente della SIPPS, Giuseppe Di Mauro, richiama l’attenzione di Istituzioni e cittadini sul calo delle coperture nei bambini a 24 mesi nel 2014, con il rischio di ricomparsa di infezioni debellate e ripresa di altre. «Particolarmente importante è l’auspicio che nelle sentenze inerenti a temi di salute i magistrati recepiscano la metodologia dell’evidenza scientifica e che il Ministero della Salute e le autorità competenti partecipino fin dal primo grado a giudizi in cui venga discussa una eventuale correlazione tra vaccini e autismo. Ciò consentirebbe di evitare che vengano emanate sentenze basate su documenti privi di validità scientifica, come quelle che negli ultimi anni hanno stabilito l’esistenza di tale correlazione ed hanno contribuito ad accrescere in modo esponenziale la diffidenza delle famiglie nei confronti delle vaccinazioni» ha detto Di Mauro. «È parimente apprezzabile il sostegno che si intende assicurare alle normative regionali e nazionali che riaffermino la necessità della vaccinazione, e prevedano misure utili a implementarla, compresa la non iscrivibilità all’asilo nido». Il presidente della SIPPS ha inoltre ricordato l’importanza dell’aver “sottolineato il ruolo centrale del medico nella promozione delle vaccinazioni e l’avere riconfermato l’obbligo che gli compete nel collaborare a provvedimenti di sanità pubblica” e solo in casi specifici “può sconsigliare un intervento vaccinale”. Luciano Pinto, vicepresidente SIPPS Campania, sottolinea inoltre che la SIPPS “non può non ricordare che le vaccinazioni rientrano ‘nell’interesse superiore del fanciullo’, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo del 1989, ratificata dall’Italia nel 1991, e ribadito nel 2015 dal Comitato Nazionale di Bioetica. Inoltre, dal 2014 la ‘patria potestà’ è stata sostituita dalla ‘responsabilità genitoriale’ «I genitori ‒ dice ancora Pinto ‒ non sono liberi di decidere della salute di un bambino come di cosa propria, ma devono rispettare il principio del preminente interesse del minore senza che su di questo prevalgano scelte e opinioni personali». Di Mauro conclude riportando il parere favorevole della SIPPS “a provvedimenti legislativi che consentano al minore di usufruire di questo diritto naturale in tempi rapidi, senza che si debba ricorrere a complessi e lunghi procedimenti giudiziari per farlo rispettare”.