Pubblicato il rapporto sull’obesità infantile nei Paesi della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

I diversi stati hanno incidenze differenti, ma il nuovo rapporto appena pubblicato, riferito agli anni 2015-2017, conferma l’obesità infantile quale problema di salute pubblica. I dati, anticipati lo scorso anno a giugno in Norvegia in occasione del XII meeting dell’iniziativa European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI), sono riportati nel rapporto WHO European Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) Report on the fourth round of data collection, 2015–2017 (2021). I dati dell’Italia sono forniti al COSI da OKkio alla Salute, sorveglianza in età pediatrica coordinata dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (CNAPPS) dell’Istituto superiore di sanità (ISS) e WHO Collaborating Centre sull’obesità infantile.

I dati di COSI comprendono 250.000 bambini, provengono dalle scuole primarie di 36 Stati e si riferiscono agli anni 2015-2017. Viene riportato fra i 7 e i 9 anni per i bambini sovrappeso e obesità nel 29% e per le bambine nel 27% (rispettivamente 13% e 9% considerando l’obesità). Considerando i valori nei singoli Paesi l’Italia, con la Spagna, è fra quelli con le percentuali più alte nella fascia 8 anni sia per i bambini (42% con sovrappeso di cui 21% con obesità) sia per le bambine (39% con sovrappeso, di cui il 14% con obesità).

Per quanto riguarda inoltre la dieta alimentare, vengono forniti i dai di 132.489 bambini nella fascia di età 6-9 anni (“Eating habits of children in 23 European countries”) e viene riportato in generale (anche qui con differenze fra i vari Paesi) che il 78,8% fa la colazione, il 42,5% consuma frutta fresca e il 22,6% verdura, il 10,3% mangia snack dolci e il 5,2% snack salati, il 9,4% beve bevande zuccherate (soft drinks). L’Italia rientra fra i Paesi in cui si mangia più spesso frutta fresca (72,6%) e verdura (53,9%) ogni giorno. Infine, sull’attività fisica in 25 Paesi (“Physical activity, screen time and sleep”), i dati complessivi mostrano (sempre con variazioni fra Paesi) che il 60,2% trascorre meno di due ore al giorno di fronte a un dispositivo elettronico (il 25,2% 2-3 ore e il 14,6% più di tre); l’84% dorme in media 9-11 ore per notte, il 79,4% svolge un’ora di attività fisica al giorno, un bambino su due va a scuola a piedi o in bici e il 54,9% non non pratica alcuno sport/danza.