La SIP ha pubblicato un vademecum con l’obiettivo di fornire ai minorenni in fuga una assistenza sanitaria che sia la migliore possibile

Offrire la migliore assistenza sanitaria possibile attraverso un approccio omogeneo e basato sulle prove scientifiche. Questo l’obiettivo del vademecum stilato dal Tavolo Tecnico Malattie Infettive e Vaccinazioni e il Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Migrante della Società Italiana di Pediatria (SIP), per l’accoglienza dei bambini e ragazzi minorenni che arrivano in Italia, in fuga dall’Ucraina.

I destinatari delle indicazioni raccolte nel documento sono le strutture, le organizzazioni, in generale chiunque stia accogliendo i minorenni in arrivo dal loro Paese; inoltre, in caso di dubbi o difficoltà nella gestione infettivologica pediatrica è disponibile l’indirizzo e-mail infettivologiapediatrica.ucraina@gmail.com per una consulenza fornita dagli esperti della SIP.

Il decalogo proposto dal vademecum copre diversi temi per l’accoglienza: il diritto al pediatra di famiglia, tramite il codice STP (straniero temporaneamente presente); la visita medica, con la valutazione dello stato nutrizionale, cardiorespiratorio, cutaneo (per eventuali ectoparassitosi), della presenza di sintomi che possono essere suggestivi di parassitosi, di segni e/o sintomi di anemia con anche, se necessario, esame emocromocitometrico; lo screening per COVID-19 entro 48 ore dall’arrivo (con tamponi e la possibilità di vaccinazione dai 5 anni in su); le vaccinazioni di routine in base all’età; lo screening per la tubercolosi e un counselling adeguato su HIV/AIDS; il diritto all’ascolto, con supporto psicologico e lavorando per il ricongiungimento familiare; i mediatori culturali con competenze sanitarie.

La SIP, inoltre, per favorire l’apprendimento della lingua e l’integrazione sociale, raccomanda che l’inserimento di questi bambini e ragazzi nella scuola sia rapido.