La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale sottolinea i rischi legati all’utilizzo precoce ed eccessivo di cellulari e affini

Lo spunto arriva dalla proposta di legge sui limiti all’utilizzo di dispositivi elettronici, con divieto nelle fasce dei più piccoli fino ai 3 anni, e una gradualità nel numero di ore di possibile utilizzo fino ai 12 anni.

Sul tema è intervenuta la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), che ha sottolineato gli aspettI negativi collegati a un uso eccessivo di tali dispositivi: “Il problema dell’abuso di tablet e smartphone interessa il 90-95% dei bambini, pre-adolescenti e adolescenti italiani. La Sipps lavora da anni su questo tema per sensibilizzare bambini, genitori e insegnanti sui rischi dell’utilizzo dei device elettronici”, ha detto Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps. “Le nostre indicazioni sono state inserite nei sussidiari proposti nelle scuole italiane, ma le raccomandazioni non sembrano essere state recepite fino in fondo, soprattutto dai genitori. Ritengo, quindi, che una legge che vieti l’uso di questi dispositivi da 0 a 3 anni, e lo consenta dai 4 ai 12 anni in modo limitato e solo in presenza di un adulto, possa essere un ulteriore valido strumento per aumentare la consapevolezza sul tema. I genitori devono comprendere che un uso limitato va bene per i bambini dagli 8 anni in poi, ma prima di quell’età qualsiasi uso è nocivo”.

Il presidente della Sipps ritiene che le sanzioni pecuniarie ai genitori siano “poco appropriate per i tempi, soprattutto se consideriamo il periodo attuale in cui le famiglie sono appesantite dalle restrizioni della pandemia, impaurite e impoverite”, mentre richiama l’attenzione sul ruolo fondamentale di un’informazione indirizzata ai genitori, alle famiglie, cui spetta un controllo sull’utilizzo dei device da parte dei bambini e adolescenti: “Sicuramente una campagna di comunicazione più incisiva deve esserci e deve essere rivolta proprio agli adulti, visto che i bambini e i ragazzi ne sanno più di noi. Ci sono utilità, risvolti pratici e utilizzi positivi degli strumenti elettronici, ma vanno posti limiti per evitare che la dipendenza da questi strumenti si diffonda ulteriormente e peggiori”, ha spiegato Giuseppe Di Mauro, ricordando come questi strumenti siano spesso oggetto di regali da parte di famiglia e parenti ai bambini, adulti verso cui dunque deve essere orientata la campagna di informazione e sensibilizzazione “affinché capiscano i rischi e i possibili danni che derivano da un uso sbagliato ed eccessivo dei device elettronici”.

Danni alla salute e rischi che Giuseppe Di Mauro ricorda: “Ad esempio, la luce blu che emanano altera il sonno bloccando il rilascio della melatonina, con conseguenti difficoltà ad addormentarsi e risvegli frequenti. I ragazzi che dormono male iniziano poi male la giornata, a partire dal non voler fare colazione. Per non parlare dell’aggressività, dell’iperattività, delle difficoltà a concentrarsi, fino alle reazioni violente nel caso in cui il cellulare gli venga tolto”, e conclude: “Bisogna evitare che la dipendenza da questi strumenti continui a diffondersi”.