Pubblicati gli ultimi dati disponibili sulla sorveglianza dei casi di morbillo, che si riferiscono ai primi cinque mesi di quest’anno
Sono 334 i casi di morbillo segnalati in Italia dall’1 gennaio al 31 maggio di quest’anno, un’incidenza di 13,6 per milione di abitanti, con una conferma di laboratorio nel 92,8% dei casi. Riporta i dati il numero di giugno 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News, che riporta anche l’andamento dei casi da gennaio 2023 a maggio 2025.
La sorveglianza è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS, Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici e il Laboratorio Nazionale di riferimento per il Morbillo e la Rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento (MoRoNet).
Dei 334 casi, 65 sono stati segnalati nel mese di maggio, quasi il doppio rispetto ai 37 casi di aprile. Se le segnalazioni sono arrivate da 19 Regioni/PPAA, in solo 4 Regioni si trovano quelle che coprono oltre la metà dei casi (58,7%): Sicilia, Lombardia, Lazio e Emilia-Romagna. Guardando all’incidenza, è la Sicilia quella con il numero più alto, e la seguono Marche, Liguria e P.A. di Bolzano. Il 48,8% dei casi ha un‘età tra i 15 e i 39 anni, ma l’incidenza più alta è sotto ai 5 anni di età (64,2 casi per milione nella fascia 0-4 anni), e ci sono stati 18 casi in bambini con meno di un anno (incidenza 48,3 casi per milione).
Nel 93,7% dei casi era noto lo stato vaccinale e non era vaccinato al momento del contagio l’87,9%. Come complicanze, ne è stata riportata almeno una in circa un caso su tre (epatite/aumento delle transaminasi e polmonite erano le più frequenti), e ci sono stati tre casi di encefalite (due adulti e un preadolescente, non vaccinati). Infine, in oltre la metà dei casi (51,8%) è stato riportato un ricovero in ospedale e per un ulteriore 15,3% una visita in Pronto Soccorso.
Guardando alla rosolia, anch’essa considerata nella sorveglianza, viene segnalato un caso possibile in questi primi cinque mesi dell’anno.
