Un recente studio ha valutato gli effetti di due diverse formulazioni di levotiroxina, liquida (in gocce) e in compresse, nelle fasi iniziali del trattamento di pazienti con ipotiroidismo diagnosticato attraverso screening neonatale. Sono stati arruolati 42 bambini con ipotiroidismo appartenenti a due distinte categorie: pazienti con forma severa e pazienti con forma moderata. Ciascuno dei due gruppi è stato randomizzato e assegnato al trattamento con levotiroxina in forma liquida (gruppo 1) o in compresse (gruppo 2). In tutti i pazienti la funzione tiroidea era stata valutata prima del trattamento e successivamente a 15 e 30 giorni e a 3 e 6 mesi dopo l’inizio della terapia. Nei soggetti con forma severa di ipotiroidismo il livello di TSH risultava normalizzato a 15 giorni in 8/9 pazienti del gruppo 1 e in 5/9 pazienti del gruppo 2; parallelamente, il livello di FT3 risultava significativamente maggiore nel gruppo 1 rispetto al gruppo 2 mentre il livello di FT4 superava di poco il limite della normalità in entrambi i gruppi di pazienti. Al follow-up a lungo termine il TSH risultava più frequentemente soppresso nei pazienti del gruppo 1 rispetto a quelli del gruppo 2. Nei soggetti con forma moderata di ipotiroidismo non erano apprezzabili differenze di rilievo nei parametri di funzionalità tiroidea nei due gruppi di trattamento. Dal punto di vista elettrocardiografico non erano rilevabili differenze nei pazienti sottoposti a differenti regimi di trattamento come anche a livello del quoziente di sviluppo, sia nei soggetti con forma severa che in quelli con forma moderata di malattia. Le conclusioni dello studio sottolineano la presenza di differenze, soprattutto nei pazienti con ipotiroidismo severo, nella bioequivalenza della levotiroxina in formula liquida rispetto alla preparazione in compresse.
Cassio A, Monti S, Rizzello A, et al. J Pediatr 2013;162:1264-9