Approvato il 18 maggio a Torino, presentato il testo integrale alla stampa il 23 maggio a Roma. Dopo due anni di lavoro, a distanza di otto anni dal precedente del 2006, 16 ore di consultazione, 140 votazioni e 70 emendamenti accolti su 300 presentati, è stato approvato il nuovo Codice Deontologico dei Medici, con 86 voti favorevoli, 10 contrari e due presidenti astenuti. Alcuni Ordini si sono infatti pronunciati negativamente, manifestando il loro dissenso. Il nuovo Codice, con 79 articoli più uno aggiuntivo con le disposizioni per il recepimento, rispetto e diffusione, porta con sé quattro articoli inediti su medicina potenziativa, medicina militare, tecnologie informatiche, organizzazioni sanitarie. È stata posta attenzione anche a temi quali ambiente, rischio clinico e sicurezza delle cure, controllo del dolore e cure palliative, competenze professionali, lotta all’abusivismo, consenso informato. Se in una prima versione il termine “paziente” era stato sostituito sempre con la definizione “persona assistita”, in alcuni articoli è ritornato, per una medicina moderna che passa da sola azione di cura della malattia a promozione e tutela della salute; si parla quindi di “paziente” in caso di cure. Al nuovo Codice sono poi allegati altri quattro documenti, relativi al giuramento professionale, al conflitto di interessi, all’ICT e alla sperimentazione, che saranno esaminati dal Comitato centrale a Firenze il 7 giugno e votati dal Consiglio nazionale a Bari il 13-14 giugno.