Prematuri: il punto sulle nuove terapie

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Prematuri_18230Centinaia di esperti neonatologi riuniti a Parma per la quarta edizione del «Meeting Surfattante 2015. Dagli ELGA ai late preterm: quale approccio?», con lo scopo di fare il punto sugli approcci terapeutici determinanti per migliorare la gestione dei neonati pretermine con insufficienza respiratoria. Il convegno è patrocinato dalla Società italiana di neonatologia, con il contributo non condizionante di Chiesi Farmaceutici.

«La sopravvivenza dei neonati prematuri affetti da sindrome da distress respiratorio (RDS), dipende dall’immediata somministrazione di surfattante esogeno. Quello di origine animale, poractant alfa, è un farmaco salvavita che ha dimostrato di aumentare la sopravvivenza diventando il trattamento d’elezione per la RDS neonatale» dichiara Giovanni Vento, segretario del Gruppo di studio di Pneumologia neonatale della Società italiana di neonatologia. Recenti studi hanno suggerito la possibilità di somministrazione del surfattante nei neonati pretermine in associazione con supporti respiratori non invasivi, che garantirebbe una migliore distribuzione del surfattante stesso, determinandone di concerto una maggiore efficacia clinica. Lo studio OPTIMIST-A Trial, appena iniziato, fornirà dati sull’efficacia di questo approccio nella gestione di neonati con età gestazionale compresa tra 25 e 28 settimane.

Partirà invece a settembre 2015 un altro trial multicentrico nazionale italiano, l’INRECSURE-Trial, organizzato dal Gruppo di studio di Pneumologia neonatale della SIN, che valuterà l’efficacia di una manovra di reclutamento alveolare subito prima della somministrazione di surfattante, seguita da immediata estubazione, in neonati di età gestazionale compresa tra 24 e 27 settimane.

Un’altra problematica comune nei bambini prematuri, e più probabile se il peso alla nascita è inferiore al chilogrammo, è l’apnea primaria. Nei casi severi è necessario un approccio farmacologico a base di caffeina citrato, che stimola i centri che controllano il respiro a livello di sistema nervoso centrale e che ha dimostrato di aumentare il tasso di sopravvivenza dei neonati senza deficit neurologici.

Un nuovo studio post autorizzativo su caffeina citrato in attesa di pubblicazione (Studio PASS), ha valutato la sicurezza e l’efficacia del farmaco, oggi commercializzato in diversi Paesi europei. È emerso che su 506 prematuri distribuiti in 21 Centri, 4 dei quali italiani, l’80% ha interrotto il trattamento a seguito della completa risoluzione del disturbo. Confermata anche la buona tollerabilità di caffeina citrato sia nel trattamento dell’apnea che in indicazioni off-label quali la profilassi dell’apnea e la facilitazione dell’estubazione tracheale.

La disponibilità di farmaci innovativi e salvavita, come il surfattante esogeno, ha migliorato la prognosi a medio-lungo termine dei piccoli prematuri. Dalla introduzione sul mercato del surfattante a oggi, sono stati infatti curati circa 3 milioni di bambini nel mondo. Oggi si possono salvare neonati di meno di 28 settimane, o che pesano meno di un chilogrammo, grazie ai farmaci disponibili e a un’assistenza di qualità sempre più individualizzata.