Microbiota intestinale e malattia trapianto contro ospite

1996

group of students working at the laboratoryLa forma acuta della malattia trapianto contro ospite (aGvHD) rappresenta la più temibile complicanza del trapianto di cellule staminali nel trattamento delle malattie ematologiche. Uno studio longitudinale ha esaminato le caratteristiche del microbiota intestinale, dal punto di vista filogenetico e funzionale, in un gruppo di pazienti pediatrici sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Per la ricerca erano stati raccolti i campioni fecali in modo seriale, prima del trapianto e nei 3-4 mesi successivi, ed erano stati studiati i ceppi batterici e il profilo degli acidi grassi a catena corta da essi prodotti, mettendo a confronto i risultati del microbiota nei pazienti che avevano o non avevano sviluppato la aGvHD. Lo studio dimostrava che la procedura trapiantologica causava una temporanea distruzione strutturale e funzionale dell’ecosistema intestinale, con un recupero nei 100 giorni successivi. L’esordio della aGvHD era associato a uno specifico profilo del microbiota sia nella fase di ricostruzione dell’ecosistema dopo il trapianto ma, sorpredentemente, anche nei campioni raccolti prima dell’inizio della procedura trapiantologica. In particolare, i campioni pre-trapianto nei soggetti che non sviluppavano la aGvHD mostravano un’abbondanza di Bacteroidetes propiogenici, più adattabili alle perturbazioni indotte dalla chemioterapia e più resistenti alla distruzione dell’ecosistema intestinale. Gli autori concludono lo studio sottolineando come i loro risultati indichino nelle caratteristiche strutturali e funzionali del microbiota intestinale dei fattori rilevanti per il successo del trapianto di cellule staminali, aprendo la prospettiva di una manipolazione preventiva del microbiota per favorire la persistenza/presenza di agenti batterici con proprietà immunomodulatorie favorevoli.

Biagi E, Zama D, Nastasi C, et al. Bone Marrow Transplant. 2015 Apr 20. doi: 10.1038/bmt.2015.16. [Epub ahead of print]