Tabelle standard internazionali con indicatori per seguire la crescita dei neonati prematuri, perché anche per loro sia possibile raggiungere a 6 mesi di età, grazie alle stesse condizioni di assistenza e nutrizione ottimali, le stesse dimensioni dei coetanei nati a termine, ovunque nel mondo. Sulla rivista Lancet sono stati pubblicati i risultati di uno studio internazionale (INTERGROWTH 21th) cui ha partecipato anche l’Italia con l’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino (reparti di Ostetricia e di Neonatologia dell’Università). Complessivamente hanno contribuito allo studio otto centri di ricerca e assistenza in diverse nazioni: oltre all’Italia vi erano Brasile, Cina, India, Kenya, Oman, USA e Inghilterra. Per i neonati pretermine non ancora era disponibile un modello cui fare riferimento per seguire la crescita postnatale, aiutando nelle scelte ideali rispetto alla nutrizione e all’assistenza. Lo studio, che ha avuto il finanziamento della Fondazione Bill e Melissa Gates e dell’Università di Oxford, ha raccolto i dati longitudinali relativi a 224 neonati prematuri in un campione di oltre 4.600 e sono ora disponibili tabelle con i valori entro i quali dovrebbe ricadere la crescita dei pretermine, in particolare per i nati tra le 32 e le 36 settimane di gravidanza. Questo modello di crescita si unisce poi ai 6 mesi di età agli standard indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità per i nati a termine allattati al seno.
José Villar J, Francesca Giuliani F, Zulfi qar A Bhutta Z, Enrico Bertino E, Eric O Ohuma EO, et al. for the International Fetal and Newborn Growth Consortium for the 21st Century (INTERGROWTH-21st). Lancet Glob Health 2015; 3: e681–91.