Confermato l’andamento in discesa delle coperture vaccinali a 24 mesi dai dati nazionali riferiti al 2015, con la sola eccezione di quelle contro pneumococco e meningococco. I nuovi dati sono stati pubblicati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. Guardando le coperture dall’anno 2000, sempre a 24 mesi, quelle incluse nell’esavalente avevano superato la soglia del 95% raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per avere l’immunità di popolazione, con protezione indiretta di chi non si può vaccinare per motivi di salute; ma dal 2013 è stata registrata una diminuzione progressiva, con il rischio di focolai epidemici per malattie al momento sotto controllo o di ricomparsa di malattie non più circolanti in Italia. Nel 2015 la copertura vaccinale su poliomielite, tetano, difterite, epatite B, pertosse e Hib è stata pari al 93,4% (nel 2014 era 94,7%, nel 2013 era 95,7% e nel 2012 96,1%): solo 6 regioni superano il 95% per la vaccinazione anti-poliomielite e 11 regioni sono sotto il 94%. Rispetto a morbillo e rosolia, vaccinazioni per le quali l’Italia dal 2003 è impegnata nel Piano globale di eliminazione dell’OMS, le percentuali sono scese da 90,4% nel 2013 a 85,3% nel 2015.