Una ricerca ha valutato il ruolo dell’educazione alla salute orale sia classica sia associata a contenuti educativi digitali

Gli effetti sulla salute del cavo orale in infanzia e adolescenza ottenibili con una educazione sanitaria classica da sola o associata a strumenti di diffusione a livello digitale è stata oggetto di una ricerca brasiliano.

Lo studio, in doppio cieco, parallelo, randomizzato a due bracci, ha incluso 80 bambini e adolescenti (età 10 -17 anni) suddivisi in un gruppo di controllo (n = 40) con un’educazione convenzionale alla salute orale e in un gruppo sperimentale (n = 40) cui all’educazione convenzionale si aggiungevano contenuti educativi digitali veicolati tramite WhatsApp Messenger. Prima della randomizzazione e dopo la conclusione degli interventi educativi, due esaminatori blinded rispetto ai gruppi hanno valutato l’indice di placca (PI), l’Indice di sanguinamento gengivale (GBI), il numero di denti permanenti cariati, mancanti e riempiti (DMFT) e il numero di denti primari cariati, mancanti e riempiti (dmft). Le abitudini relative all’uso di spazzolino e filo interdentale sono state valutate tramite questionari.

Entrambi i gruppi hanno presentato una riduzione analoga del PI (30%) dopo i due tipi di intervento educativo. Il gruppo sperimentale ha tuttavia utilizzato in maniera significativamente più frequente il filo interdentale rispetto al gruppo di controllo (p = 0,003). Ambedue le modalità di intervento educativo non hanno avuto un effetto statisticamente significativo sulla GBI e non sono state riscontrate differenze significative nella frequenza di spazzolamento dentale.

Gli autori concludono comunque che l’uso di una specifica app per smartphone può contribuire a migliorare la salute orale degli adolescenti.

Sarwer-Foner S.N.D. et al. Gen Dent. 2021; 69(1):70-76.