La Report Card 19 pubblicata dall’UNICEF Innocenti – Global Office of Research and Foresight riporta un calo del rendimento scolastico, del benessere mentale e della salute fisica

Netto calo del rendimento scolastico, del benessere mentale e della salute fisica dei bambini di molti dei Paesi più ricchi del mondo. A parlarne l’analisi pubblicata oggi dall’UNICEF Innocenti – Global Office of Research and Foresight, che ha messo a confronto i dati del 2018 e del 2022.

La Report Card 19-Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile riporta un quadro degli effetti della pandemia da COVID-19 e della chiusura globale sui bambini in 43 Paesi dell’OCSE e dell’UE: i Paesi Bassi e la Danimarca hanno mantenuto i primi due posti sulla condizione dell’infanzia (considerando benessere mentale, salute fisica e competenze) e a seguire la Francia.

Guardando all’Italia, si posiziona al 9° posto su 36 Paesi nella graduatoria generale, all’8° su salute mentale, al 16° (su 41 Paesi) su salute fisica e al 23° (su 41) sulle competenze. Inoltre, ha il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali (su 42 Paesi) e il 9° tasso più basso di mortalità dei bambini (su 43 Paesi con dati disponibili), dato che l’Italia è riuscita a migliorare nel corso della pandemia (da 0,75 a 0,68 per 1000 bambini); questi due elementi (tasso di suicidi e tasso di mortalità) sono quelli che hanno portato l’Italia in alto nella classifica generale.

È diminuita, poco, la soddisfazione della vita è tra i 15enni (dal 76% al 73%) e sempre in questa fascia di età, il 43% non ha le competenze scolastiche di base in lettura o matematica o entrambe (peggiorate anche le competenze sulla lettura a circa 10 anni, scese da 548 a 537 punti). Invece, è calato il sovrappeso (unici due Paesi Italia e Portogallo), passato dal 29,6% al 27,3%, dato che posiziona l’Italia al 22° posto, dal 37° prima del COVID.

“Prima della pandemia, i bambini stavano già lottando su più fronti e non avevano accesso a un sostegno adeguato, anche nei Paesi ricchi. Ora, di fronte alla crescente incertezza economica, i Paesi devono dare priorità all’istruzione, alla salute e al benessere dei bambini per garantire le loro prospettive di vita e la loro felicità, nonché la sicurezza economica delle nostre società”, ha affermato Bo Viktor Nylund, Direttore dell’UNICEF Innocenti.

“Sulla scia della pandemia, questi dati rappresentano un punto di riferimento preoccupante per il benessere dei bambini, soprattutto per quelli provenienti da contesti svantaggiati. L’entità delle sfide che i bambini stanno affrontando ci impone un approccio coerente, olistico e completo all’infanzia, che affronti i loro bisogni in ogni fase della vita”.

Il rapporto invita i Governi e le parti interessate a diverse azioni, tra cui sostenere lo sviluppo delle competenze (numeriche, alfabetiche e digitali ma anche sociali ed emotive), migliorare la salute mentale e quella fisica e coinvolgere i bambini per comprenderne meglio esperienze e punti di vista e lavorare con loro alla ricerca di soluzioni che ne promuovano il benessere.

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