Si fa presto a dire alopecia… per una diagnosi puntuale, però, l’aggettivo associato è d’obbligo e fa una sostanziale differenza.
Sono infatti cinque le forme più comuni da prendere in considerazione nell’inquadramento clinico in relazione all’età: l’alopecia areata, che forse è quella maggiormente impressa nelle reminiscenze accademiche, l’alopecia triangolare congenita, quella androgenetica, quella associata a tricotillotic e la tinea capitis. Può essere pertanto utile richiamare alcuni aspetti fondamentali per l’orientamento clinico.
L’alopecia triangolare congenita è rara e di causa sconosciuta, ma di facile diagnosi: spesso presente già alla nascita – ma talvolta rilevata più tardivamente, dopo i 2-3 anni – si presenta con una chiazza di diradamento che può assumere anche forma ovalare, lanceolata o romboidale, per lo più monolaterale e localizzata nella regione temporo-parietale (eccezionalmente è bilaterale o in sede nucale).
All’esame dermatoscopico i capelli, che risultano di diversa lunghezza, appaiono sottili e la cute sottostante priva di segni di flogosi. È opportuno rassicurare i genitori sul suo carattere benigno e non evolutivo spiegando loro che non c’è una terapia a differenza dell’alopecia areata, con cui si pone la diagnosi differenziale.
In questo caso, però, i capelli sono spezzati alla base e della stessa altezza, e si osservano residui piliferi follicolari (black dots) nonché i patognomonici “capelli a punto esclamativo”.
Il riscontro di una o più chiazze tondeggianti di varia dimensione, eritemato-squamose, con superficie alterata e capelli spezzati giustifica il sospetto di tinea capitis: per la conferma diagnostica viene in aiuto l’esame colturale, mentre la dermatoscopia, per quanto non di particolare utilità, può evidenziare alcuni elementi caratteristici, come i capelli a codice morse, ricurvi, a virgola o a cavaturacciolo nonché manicotti (collaretti) peripilari (hair casts) e black dots.
Un diradamento al vertice, con andamento progressivo, in età post-puberale o adolescenziale, con assenza di capelli spezzati o a punto esclamativo ma di diametro variabile indirizza, invece, verso una probabile alopecia androgenetica.
Un diradamento di forma irregolare, in regione frontale e fronto-temporale, ma anche a livello di sopracciglia, ciglia superiori e area pubica, senza alterazioni di superficie, con capelli spezzati a diversa altezza frammisti a capelli integri e black dots, infine, è suggestivo di tricotillotic, inquadrato dal SSM-5 come disturbo ossessivo-compulsivo.
Questa forma è più comune in età scolare e può essere di difficile differenziazione dall’alopecia areata, nella quale peraltro non si rileva la presenza di capelli integri ma, come poc’anzi ricordato, a punto esclamativo.