Due nuovi progetti all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: uno per aiutare i bambini a tornare a camminare e l’altro per la diagnostica avanzata dei tumori

Un nuovo robot per aiutare i bambini a tornare a camminare e un macchinario per la diagnostica avanzata dei tumori. Sono questi i due nuovi progetti che verranno realizzati presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (con la donazione della Fondazione Roma).

Il nuovo dispositivo robotico per la riabilitazione motoria è un macchinario utilizzato per la riabilitazione in patologie congenite e acquisite del sistema nervoso e muscolo scheletrico, per migliorare il cammino e rafforzare l’autonomia del bambino con disabilità neurologica. Da diversi anni è presente questo strumento nella sede di Santa Marinella; il nuovo dispositivo, evoluzione del precedente, verrà installato nella sede di Palidoro. Questo robot, che si adatta alla lunghezza degli arti dei bambini durante la crescita (a partire dai tre anni di età), permette di controllare ogni fase del passo, supportando e correggendo i movimenti delle gambe. È composto da un esoscheletro indossato dal paziente, un tapis roulant su cui si muove, un sistema di alleggerimento pesi durante il cammino e un sistema di realtà virtuale abbinato, attraverso cui il bambino, vedendo il proprio avatar, si immedesima in un percorso virtuale ed è anche più motivato a seguire il percorso riabilitativo.

Il secondo progetto è rappresentato da un ampliamento della Medicina Nucleare con una PET-TC di ultima generazione, che sarà collocata nella sede centrale del Gianicolo, a Roma e permetterà l’individuazione precoce delle microlesioni tumorali. Rappresenta una diagnostica ibrida che fornisce immagini in tre dimensioni sia dell’anatomia sia del funzionamento di un organo. La PET-TC è utilizzata in oncologia per determinare lo stadio di un tumore e valutare la risposta alle terapie. Trova applicazione anche in altri ambito: in cardiologia (soprattutto per lo studio delle endocarditi e delle infezioni dei condotti), in neurologia (per lo studio di alcune forme di epilessia) e nello studio dei processi infettivo–infiammatori (in particolare nella valutazione delle osteomieliti e delle vasculiti).