Le malattie a trasmissione sessuale sono un vasto gruppo di malattie infettive, che rappresentano un problema di particolare rilevanza per la salute degli adolescenti, in quanto l’età al primo rapporto sessuale si è progressivamente ridotta, a questa età più facilmente si hanno condotte sessuali a rischio e una maggiore suscettibilità biologica al contagio. Uno studio, per la prima volta, ha fotografato in modo approfondito la realtà italiana.
Un’infezione da Chlamidia trachomatis è stata accertata nel 5,2% di un ampio campione di donne sessualmente attive (n = 6.969) valutate nel periodo 2000-09; di queste la maggioranza (70%) è risultata asintomatica. Le adolescenti (15-19 anni) e le giovani adulte (20-24 anni) hanno presentato le percentuali di infezione più elevate [rispettivamente 10,8% (OR 4,55) e 7,8% (OR 3,18)]. I maggiori fattori di rischio, oltre alla giovane età, sono risultati partner multipli, nulliparità, fumo, uso di contraccettivi orali e concomitanti infezioni da HIV e Trichomonas vaginalis. Non sono state rilevate variazioni di prevalenza nei 10 anni dello studio, che ha confermato che proprio le adolescenti sono quelle con maggior tasso di positività e suggerendo di effettuare una ricerca attiva dell’infezione dato che la maggioranza risulta asintomatica. La sostanziale stabilità del tasso di infezione nella decade dello studio dimostra inoltre che le campagne di prevenzione hanno portato scarsi risultati.
Marcone V, et al. Euro Surveill. 2012; 17