Artrite idiopatica giovanile: trattamento con tocilizumab

2409

L’artrite idiopatica giovanile di tipo sistemico rappresenta la forma più severa di artrite giovanile; è noto che l’interleuchina 6 svolge un ruolo chiave nella patogenesi della malattia e a tutt’oggi sono relativamente scarse le opzioni terapeutiche. Il trattamento con tocilizumab, anticorpo monoclonale antirecettore dell’interleuchina 6, è stato oggetto di un trial terapeutico su 112 pazienti di età compresa fra i 2 e i 17 anni affetti da artrite idiopatica giovanile sistemica in forma attiva (durata di malattia ≥6 mesi con scarsa risposta ai glucocorticoidi e ai farmaci antinfiammatori non steroidei).

La randomizzazione ha identificato due categorie di pazienti: un primo gruppo è stato trattato con tocilizumab (alla dose di 8 mg/kg nei soggetti di peso superiore ai 30 kg e con 12 mg/kg in quelli con peso inferiore ai 30 kg), mentre il secondo gruppo ha ricevuto placebo. Nei due gruppi il trattamento nella fase del doppio cieco è stato somministrato per via endovenosa ogni 2 settimane per 12 settimane consecutive. Successivamente, tutti i pazienti che ancora rientravano nei criteri di malattia “non-rispondente” erano stati trattati in aperto con tocilizumab. Al termine delle prime 12 settimane di trattamento era stata osservata una differenza statisticamente significativa relativamente all’obiettivo primario (assenza di febbre, miglioramento ≥ al 30% per almeno 3 delle 6 variabili stabilite dall’American College of Rheumatology, peggioramento >30% per non più di una delle variabili) fra il gruppo dei pazienti trattati con tocilizumab rispetto ai controlli [64 su 75 (85%) vs. 9 su 37 (24%), P<0,001]. Alla 52a settimana, l’80% dei soggetti trattati con tocilizumab aveva mostrato un miglioramento di almeno il 70% in assenza di febbre, ivi compreso un 59% con miglioramento del 90%; il 48% mostrava assenza di malattia a livello articolare e il 52% aveva interrotto il trattamento steroideo. Nella fase in doppio cieco erano stati registrati nel gruppo trattato con tocilizumab 159 eventi avversi (comprendenti 60 infezioni, di cui 2 severe), rispetto ai 38 (comprendenti 15 infezioni) osservati nel gruppo placebo. Combinando le due fasi del trial, nei soggetti trattati con toclizumab erano stati osservati 0,25 eventi avversi/ paziente/anno (comprendenti 0,11 infezioni/paziente/ anno); 19 pazienti avevano sviluppato neutropenia (in 17 di grado 3 e in 2 di grado 4) e 21 avevano mostrato livelli di transaminasi che superavano di 2,5 volte il limite superiore della norma. Gli autori concludono lo studio sottolineando che il tocilizumab si è dimostrato un farmaco efficace per il trattamento dell’artrite sistemica giovanile; gli effetti collaterali appaiono relativamente frequenti e comprendono infezioni, neutropenia e aumento delle transaminasi.  

De Benedetti F, Brunner HI, Ruperto N, et al. PRINTO; PRCSG. N Engl J Med. 2012; 367(25): 2385-95.