Certificati per l’attività sportiva, le preoccupazioni dei pediatri

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Cambiano le regole dei certificati per i bambini e i ragazzi che svolgono attività sportiva non agonistica. Gli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole nell’ambito delle attività parascolastiche, i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale e i minori che non sono considerati atleti agonisti, devono sottoporsi a un controllo medico annuale effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport. La visita dovrà prevedere la misurazione della pressione arteriosa e un elettrocardiogramma a riposo. Questo quanto previsto dall’emendamento al decreto Balduzzi, per i certificati per‘l’attività sportiva non agonistica. L’emendamento firmato nell’ultimo giorno del governo Monti, di concerto con il Ministro dello Sport, potrebbe creare problemi a pediatri e famiglie nel prossimo autunno, alla riapertura delle attività sportive dei ragazzi.

«Attualmente siamo ancora in attesa dell’applicazione di questa norma − dichiara Alessandro Ballestrazzi, neopresidente FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri − personalmente ritengo che sia una norma modificabile, perché presenta aspetti discutibili dal punto di vista scientifico, oltre a una difficoltà nella gestione, che oltretutto va contro un’ottica di contenimento della spesa sanitaria». Prosegue Balestrazzi: «Sottoporre a un elettrocardiogramma tutti i bambini non ha una valenza sanitaria, perché non è sufficiente di per sé a definire una situazione di rischio. Inoltre avrebbe una ricaduta non indifferente sui servizi territoriali e sulle famiglie stesse per aspetti organizzativi ed economici. Si corre il rischio di disincentivare l’attività sportiva nei ragazzi invece che promuoverla».

1 COMMENTO

  1. Non si può esultare quando si mette a rischio la prevenzione primaria dei nostri ragazzi. La proposta dell’ex Ministro della Salute Balduzzi era organica e strutturata in modo tale che si sapeva cosa fare e chi lo doveva fare. Una strutturazione articolata pensando agli indubbi vantaggi che una modica spesa avrebbe perseguito a favore sia dei singoli che della comunità. Vorrei capire perché vi siete battuti per eliminare una possibilità di sopravvivenza verso chi ignora la presenza di anomalie cardiache silenti e svelabili invece con la visita e l’elettrocardiogramma. Non credo che sia il costo ad avervi spinto a chiedere di abolire la neonata normativa.
    L’Italia è sempre stata all’avanguardia sulla tutela sanitaria delle attività fisiche e sportive e le varie Società Scientifiche avvallano tale primato
    Se si pensa che anche gli Stati Uniti stanno rivedendo la loro organizzazione sanitaria nei confronti di chi fa sport ( e se non lo sapete verificate) proponendo oltre alla visita anche un elettrocardiogramma da fare prima di praticare attività fisica, si intuisce quale enorme danno si è provocato e quanti casi di morti improvvise sa sport ed esercizio fisico saranno addebitate a questo malsano emendamento del “ fare”.
    Un ” fare ” lontano dai reali interessi di chi vuole praticare lo sport “ ludico o amatoriale” in sicurezza che ha tolto una opportunità determinante per la salute e per la prevenzione.
    Chi andrà in palestra o in piscina lo farà a suo rischio e pericolo.
    Probabilmente è sfuggito che il certificato per lo sport non agonistico NON è il certificato per la frequenza di palestre o piscine. Informatevi anche su questo particolare che vi era sfuggito.
    Ora chi vorrà frequentare le palestre lo farà a suo rischio e pericolo.
    Per esperienza professionale diretta vi posso assicurare che nessuno sospetta che bambini apparentemente sani possano avere una canalopatia a rischio di morte improvvisa! Nessuno sospetta che un ragazzo di 17 anni vigoroso e atletico possa avere una cardiopatia ipertrofica! Cerdo sia nota la sindrome del QT lungo o la sindrome di Brugada..o la cardiomiopatia ipertrofica..Sapete che la prevalenza stimata della sindrome del QT lungo è di 1 caso su 2000 nati vivi? Sapete che il modo migliore per diagnosticarla è fare un Elettrocardiogramma? Sapete che chi è portatore di un QT lungo è a rischio di morte improvvisa? Ditemi allora quale famiglia non spenderebbe 30 -40 euro per scoprire una patologia così insidiosa. Si è volutamente alterato il significato della proposta Balduzzi passandola per una norma anti attività fisica e sportiva, mistificando la realtà scientifica acclarata.

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