Giovani diabetici discriminati a scuola

Attività scolastiche ed extrascolastiche sono precluse alla maggior parte dei ragazzi che soffrono di diabete giovanile. È quanto emerge da un’indagine promossa dalla Federazione nazionale diabete giovanile, i cui dati mostrano come 50% degli alunni con diabete non trovi un giusto inserimento nell’attività motoria e sportiva, il 64% abbia problemi di socializzazione e integrazione, nel 71% dei casi vengano esclusi da attività scolastiche ed extra-scolastiche, quali gite e tornei creando vere e proprie discriminazioni.

Il diabete infantile-giovanile è la patologia cronica più diffusa nel nostro Paese tra i giovani fino a 18 anni: si contano infatti 15mila bambini da 0 a 14 anni che ne sono affetti (20mila se si considerano anche gli adoelscenti fino a 18 anni). Eppure nonostante l’Italia abbia una legge a tutela dei diabetici, la 115/87, e abbia recentemente adottato un Piano Nazionale Diabete, la situazione per i minori affetti da questa patologia è ancora critica.

I dati dell’indagine rilevano anche disagi relativi al controllo glicemico e alla pratica della terapia insulinica per l’86% dei giovani diabetici, con problemi inerenti all’alimentazione nella mensa scolastica per il 59%.

«Sappiamo che la conoscenza della patologia e la formazione specifica del personale scolastico sono la chiave per creare a scuola un ambiente accogliente e sicuro per il bambino con diabete − afferma Patrizia Patera, membro del Gruppo di Studi Diabete della Società italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica. − Ma spesso non ci sono sufficienti risorse che permettano di perseguire tale obiettivo in modo capillare e continuativo. Questo genera ansia e preoccupazione negli insegnanti e nella famiglia e disagio nel bambino, con un conseguente peggioramento del controllo della malattia».

L’auspicio è che concluda presto il suo iter la proposta di legge n. 1.484 del 5 agosto 2013 “che si propone di introdurre un quadro nazionale di interventi normativi diretti al pieno riconoscimento del diritto all’assistenza sanitaria in ambito scolastico”, come spiega Antonio Cabras, presidente della Federazione nazionale diabete giovanile. Infatti “anche se la legge 115/87 sancisce chiaramente il diritto allo studio e all’integrazione scolastica del bambino con diabete, sono solo 4 le Regioni italiane che hanno direttive specificheper gestire l’assistenza del bambino diabetico a scuola: Marche, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto”.