Ricorso respinto dal Tar Lazio: entro il 30 giugno tutti gli studi professionali, anche gli studi medici, dovranno dotarsi della strumentazione necessaria per essere pagati con il bancomat e dal primo luglio dare questa possibilità in caso di importi che superino i 30 euro. Da qualche mese il tema era discusso, e la scadenza del 30 giugno era prevista dal Milleproroghe di fine febbraio. L’obbligo comprende le diverse categorie di professionisti che esercitano nel proprio studio, e tra questi anche i medici, e il Consiglio nazionale degli architetti aveva presentato ricorso al TAR Lazio, dato che lo scopo di tracciare i pagamenti ed eludere evasioni può essere raggiunto anche con altri tipi di pagamenti tracciati, come bonifici o assegni. Ma l’istanza è stata respinta dal TAR Lazio e la notizia è stata resa nota il 6 maggio. Da luglio quindi anche i medici dovranno organizzarsi per dotarsi del dispositivo, con le spese connesse, e potrebbero esserci ulteriori complicazioni e oneri legati alla necessità di più Pos in caso di svolgimento dell’attività professionale in più di uno studio.