Confronto in singolo con SISAC per il rinnovo dell’Accordo Collettivo Nazionale. La Federazione Italiana Medici Pediatri-FIMP segnala in un comunicato stampa la scelta da parte del Sindacato Medici Pediatri di Famiglia-SiMPeF di rompere l’unità del tavolo pediatrico per rappresentare in proprio le posizioni. «Non si tratta di alcuna rottura chiarisce in proposito Rinaldo Missaglia, segretario nazionale SiMPeF. «La consultazione che intendiamo ottenere in modo riservato con SISAC, non essendo una trattativa separata bensì un atto dichiaratorio dei desiderata contrattuali, non si configura minimamente come rottura dell’unità sindacale. Nelle consultazioni che SISAC effettuerà, ognuno dei 12 sindacati accreditati dovrà solo facilitare, con propri contributi, la stesura da parte di SISAC di un documento di sintesi che farà da testo base per la vera trattativa di rinnovo. Trattativa alla quale parteciperemo con le altre sigle del comparto senza alcuna velleità separatista». Non volontà di separazione dunque, con contenuti analoghi da portare avanti. «In questo momento le differenze con le altre sigle sono più di tipo metodologico e procedurale. Noi intenderemmo accelerare tutto l’iter per arrivare al più presto alla firma del nuovo ACN» afferma Missaglia. Il comunicato FIMP riporta come le posizioni non sembrino differire dal progetto finalizzato alla valorizzazione del modello assistenziale che la pediatria di famiglia ha interpretato per la cura e la prevenzione nell’infanzia. Le linee guida FIMP per la riorganizzazione dell’assistenza pediatrica, in parte rese note ed espresse al Congresso Nazionale del 17-18 maggio, saranno presentate in sede di rinnovo contrattuale. Sulla posizione SiMPeF spiega Missaglia: «Per quanto riguarda i temi più di contenuto contrattuale abbiamo offerto a SISAC e reso pubblico a tutti gli addetti ai lavori sia una sintesi della piattaforma contrattuale, che riassume la maggior parte dei temi che vorremmo trattare, sia un documento elaborato col CERGAS, che illustra il posizionamento della pediatria di famiglia in Italia, che rappresenta ciò che c’è e ciò che vorremmo ci fosse nel campo dell’assistenza pediatrica nazionale».