La tosse cronica, la cui principale causa è un’infezione delle vie aeree, colpisce circa il 10% dei bambini. Per la gestione di questa patologia di impatto non trascurabile sono stati discussi protocolli specifici per l’età pediatrica in occasione del VII Congresso nazionale della società italiana di pediatria ospedaliera (SIPO), svoltosi a Bergamo, alla presenza di alcuni tra i più importanti esperti italiani e internazionali.
Le cause di tosse cronica nell’infanzia sono infatti significativamente diverse da quelle in età adulta ed è perciò necessario un approccio diagnostico e terapeutico differente. «Oltre all’anamnesi e a un approfondito esame obiettivo – spiega Ahmad Kantar, direttore UO Pediatria del Policlinico San Pietro, Bergamo, e presidente del Congresso SIPO di quest’anno – la radiografia del torace e la spirometria sono generalmente necessari per escludere/individuare alcune cause di tosse. L’età di esordio, il momento di comparsa, la durata, il decorso e i sintomi associati alla tosse sono tutti elementi chiave utili per la diagnosi». Anche la natura della tosse va indagata: molti tipi di tosse post infettiva sono associati a tosse prolungata che si risolve nel tempo, alcuni soggetti hanno però la tendenza a sviluppare ipersensibilità del riflesso della tosse e conseguentemente a ogni infezione virale, condizione può perdurare per molte settimane.
«Un recente studio – ricorda Kantar – dimostra che solo il 20% dei bambini con tosse cronica guarisce spontaneamente, e che diversi presentano una causa specifica. Il restante 80% dei bambini richiede ulteriori cure e questo suggerisce di considerare l’esecuzione di indagini diagnostiche più precoci».