La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS) commenta con piacere i dati del Rapporto Osmed dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) sul consumo di farmaci in Italia. Nei primi nove mesi del 2014 il consumo di antibiotici sarebbe diminuito del 4 per cento rispetto all’anno passato, nel medesimo periodo. Afferma Giuseppe Di Mauro, presidente della SIPPS: «I pazienti, nel nostro caso i bambini, non dovrebbero assumere antibiotici per curare l’influenza, infezioni virali o raffreddori non provocati da origine batterica. Dovrebbero invece ricorrere agli antibiotici solo quando necessario e dietro prescrizione medica. Non solo: per non sminuirne gli effetti, la cura dovrebbe sempre essere seguita in maniera scrupolosa, rispettando dosi e tempi di somministrazione». Di Mauro sottolinea come sul tema del consumo di antibiotici la SIPPS sia impegnata da anni, perché il consumo sia giudizioso con diverse iniziative che coinvolgono le famiglie sul territorio. Fra queste viene ricordata la Consensus Conference sull’impiego giudizioso della terapia antibiotica nelle infezioni delle vie aeree in età pediatrica, che ha portato a poster e depliant negli ambulatori dei pediatri e dato la possibilità al genitore di porre domande sul sito. I dati del Rapporto Osmed sono stati quindi accolti con favore, proseguendo il percorso avviato: «La Società italiana di pediatria preventiva e sociale non intende infatti abbassare la guardia e manterrà alta l’attenzione, impegnandosi seriamente e in maniera seria e continuativa per proseguire lungo la strada dell’uso razionale degli antibiotici nelle infezioni respiratorie in età evolutiva» conclude Di Mauro.