Fotografia della malnutrizione pediatrica in Italia

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nutrition_dayMisurazione di peso, altezza e alcuni altri dati in pazienti da 0 a 18 anni nei reparti di pediatria. Il giorno prescelto il 16 aprile 2015. Una fotografia ispirata al Nutrition day (giornata internazionale, annuale, ma su pazienti con più di 7 anni) per misurare la prevalenza di malnutrizione in questa fascia di età. L’iniziativa parte dalla Società italiana di gastroenterologia epatologia e nutrizione pediatrica (SIGENP) e prende il nome di SIGENP Italian Pediatric Nutrition Day. Spiega Sergio Amarri, responsabile del progetto e coordinatore Area nutrizione SIGENP: «Uno degli obiettivi di questo studio è svelare l’entità della malnutrizione ospedaliera e un passo successivo, se l’evento di quest’anno avrà successo, sarà quello di chiedere nelle prossime edizioni di raccogliere dati sugli esiti». Per lo screening SIGENP propone la misurazione di peso e altezza/lunghezza e la definizione dello stato nutrizionale e di crescita attraverso il BMI o il WFH SDS (weight for height standard deviation score) e si rivolge ai reparti pediatrici italiani con la collaborazione di medici, infermieri e dietisti. «Abbiamo già avuto più di 20 adesioni e il progetto è aperto a tutte le pediatrie o i reparti, come la chirurgia pediatrica per esempio, che ricoverano bambini, anche i reparti più piccoli del paese» racconta Amarri. «Verranno raccolti peso e altezza di ogni paziente ricoverato assieme ad alcuni dati clinici e organizzativi sulle tecniche di nutrizione artificiale erogate in quel reparto». Gli obiettivi del progetto prevedono la valutazione della nutrizione dei bambini, della prevalenza della malnutrizione e dell’entità della nutrizione artificiale in ospedale, come pure la stima di quella effettuata a domicilio; l’iniziativa si propone inoltre di sensibilizzare le pediatrie italiane rispetto allo screening e alla terapia della malnutrizione correlata alle malattie. «Prevediamo di raccogliere i dati, unirli, analizzarli con un sistema definito Z score, che si basa sulla deviazione standard dalla mediana, per poter paragonare tra loro tutti i dati e poterli paragonare con quelli pubblicati in letteratura scientifica e con dati che potremo generare in futuro» spiega ancora Amarri e conclude: «Il primo effetto che speriamo succeda è quello di sensibilizzare medici e infermieri sulla necessità di misurare costantemente i bambini ricoverati per trovare l’eventuale malnutrizione; poi contiamo di generare dati originali che fotografino la nutrizione e la malnutrizione ospedaliera nei bambini italiani. Inoltre speriamo di creare una comunità di professionisti interessata all’argomento che valorizzi il lavoro del nutrizionista pediatrico e che in futuro possa permettere di replicare queste ricerche basate su un concetto di crowdsourcing».