Una petizione con firme a favore di un sistema vaccinale unico, unitario, nazionale, diretta al Ministro della salute. L’Associazione culturale pediatri (ACP), pochi giorni dopo l’uscita di un Comunicato stampa in cui si appellava al governo perché finisse il “federalismo vaccinale” e venisse posto rimedio al pasticcio che ne è scaturito, si esprime ancora una volta sul tema in uno scritto: “medici pediatri, genitori e cittadini chiediamo ai nostri rappresentanti politici di rimediare al pasticcio creato da un federalismo malriuscito e di restituire al Paese un servizio vaccinale unico”. In merito all’iniziativa, afferma Rosario Cavallo, responsabile vaccinazioni ACP: «L’ACP difende queste posizioni “da sempre”, credo si debba risalire addirittura allo scorso millennio per trovare le prime prese di posizione in tal senso; innumerevoli sono stati gli interventi in questa direzione». La petizione sottolinea come grazie ai vaccini sia stato possibile sconfiggere o comunque ridurre la diffusione di molte malattie gravi e delle loro conseguenze mortali o invalidanti, ma la riduzione progressiva delle coperture può mettere a rischio quanto raggiunto, una riduzione legata a diversi fattori fra cui viene sottolineato come rilevante il ruolo giocato da una politica vaccinale frammentaria. Prosegue Cavallo: «I dati “nuovi” sono quelli del calo di coperture, pericolo che avevamo già da tempo ipotizzato; si sono inseriti in un contesto di totale irrazionalità (l’Italia conciata come un puzzle, come se le malattie prevenibili con i vaccini riconoscessero i confini regionali) che ha da tempo esasperato operatori e utenti, che non chiedevano altro che esprimere il totale dissenso verso una situazione ormai insostenibile». L’ACP riporta diversi esempi di disomogeneità nell’offerta vaccinale, sia in questa petizione sia nel precedente comunicato stampa, che portano ad avere vaccini gratis in alcune regioni e non in altre e calendari vaccinali differenziati tra una zona e l’altra dell’Italia, con ogni Regione che ha una sua politica vaccinale con decisioni su cosa offrire gratis e cosa no. Può avere senso tutto ciò?», chiede Cavallo, e precisa: «Non chiediamo solo un calendario unico con tutti i vaccini per tutti; chiediamo un sistema vaccinale unico e uniforme, capace di ospitalità e adeguata informazione perché tutto il personale sia idoneamente formato, capace di attenta sorveglianza epidemiologica (delle malattie, dell’efficacia dei vaccini, degli effetti avversi), capace di giudicare in modo trasparente le priorità di intervento». L’ACP invita a firmare e diffondere la petizione, riportando come non sia giustificabile né sia comprensibile per i genitori e per i pediatri stessi una diversa possibilità di salute a seconda della Regione in cui si risiede, in un quadro che comporta perplessità e dubbi con il rischio di allontanare i genitori dalle vaccinazioni.