La povertà minorile in Italia

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bambinisenza

Un bambino su 20 non ha due paia di scarpe l’anno di cui almeno uno che possa utilizzare in ogni stagione; un bambino su 20 non può disporre di un pasto proteico al giorno; un bambino su 10 non può permettersi di invitare a casa i suoi amici, avere una festa per il compleanno, abiti nuovi o libri non di scuola, andare in gita con la classe; un bambino su 6 non può andare a corsi con attività extrascolastiche; un bambino su 3 non può passare via da casa una settimana di vacanza. I numeri parlano della situazione di molti bambini in Italia e sono contenuti nel 6° Atlante dell’infanzia (a rischio) Bambini senza. Origini e coordinate delle povertà minorili, dell’organizzazione Save the Children, presentato il 18 novembre a Roma in prossimità della Giornata Mondiale dell’Infanzia 20 novembre. L’Atlante di quest’anno, 200 pagine e dati in 62 mappe sui diversi temi, porta ancora una volta l’attenzione al mondo dell’infanzia in Italia. Save the Children riporta che 3 bambini su 10 alla scuola primaria hanno il tempo pieno e in 4 scuole su 10 non c’è la mensa. Sempre in ambito scolastico, un ragazzino di 15 anni su 4 non arriva al livello minimo di matematica e uno su 5 in lettura. Vi è anche una mappa realizzata grazie ai dati forniti dall’associazione Libera: “Almeno 85 i bambini e adolescenti incolpevoli uccisi dalle mafie dal 1896 a oggi” si legge nel comunicato di Save the Children “e molti di più coloro che hanno assistito all’uccisione di familiari, ritrovatisi orfani o adescati e arruolati giovanissimi nelle file della criminalità organizzata”. Altre stime sulla violenza in cui crescono i bambini raccontano di circa 400.000 i minori vittime di violenza assistita in casa loro. Senza dimenticare i minori stranieri che arrivano soli, cui è dedicata un’altra mappa. «La sesta edizione dell’Atlante documenta le deprivazioni più gravi che colpiscono i bambini in Italia, portando alla luce l’impatto devastante dell’illegalità nelle loro vite» dice Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia. Aggiunge Raffaela Milano direttore programmi Italia-Europa Save the Children Italia: «Illegalità e povertà educativa si alimentano a vicenda. Vivere in un ambiente deprivato dal punto di vista sociale ed educativo per un bambino significa non avere l’opportunità di scoprire le proprie capacità e i propri talenti e non poter costruire liberamente il proprio futuro. È questo che intendiamo quando parliamo di povertà educativa, una piaga drammatica nel nostro Paese».