Adolescenti e tumori: l’aiuto di un’esperienza nella moda

1908

Progetto-Giovani-ok-300x200La bellezza e vivere un’esperienza nel mondo della moda per contrastare l’angoscia causata dal tumore. L’esperienza ha avuto luogo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), dove 24 ragazzi di età compresa fra i 15 e i 20 anni, in cura preso il reparto di Pediatria, nell’ambito del Progetto Giovani, hanno lavorato per sei mesi, ideando e realizzando un progetto “fashion”, denominato B.LIVE, imparando strumenti e tecniche professionali. Un’attività che ha portato poi a un sfilata conclusiva. Quanto realizzato ha trovato posto anche sulle pagine della rivista scientifica Tumori Journal, dove è stata raccontata l’esperienza, aspetto che, afferma Andrea Ferrari, responsabile del Progetto Giovani “testimonia che la comunità medica comincia a riconoscere l’importanza della presa in carico globale del paziente, a condividere modelli di cura in cui il supporto alla continuità della vita ha un ruolo centrale e a sottolineare il valore della creatività come strumento terapeutico per superare i limiti imposti dalla malattia”. Il Progetto Giovani per gli adolescenti prende forma nel 2011 presto l’INT, prefiggendosi accanto agli obiettivi clinici anche quelli di preservare la normalità di vita dei ragazzi, con spazi fisici e iniziative specifiche. «La creatività che caratterizza l’età adolescenziale è diventata uno strumento per esprimere emozioni, pensieri e sentimenti che spesso non si traducono nelle parole e che potrebbero nuocere al benessere psicologico a breve e a lungo termine», spiega Laura Veneroni, psicologa che segue il Progetto Giovani. «Non tutti i ragazzi riescono a parlare direttamente di quello che hanno nel cuore, soprattutto davanti al medico o allo psicologo: per questo un disegno, una fotografia, una frase, una poesia, una canzone, possono aiutare a esprimere i propri pensieri, paure o speranze, attraverso modalità che sono più usuali a questa età». Il progetto moda ha aiutato i ragazzi che vi hanno partecipato a ritrovare una loro immagine positiva e ha sentire loro che potevano agire, su loro stessi e in relazione con gli altri.