Un centro dedicato alla febbre di origine sconosciuta (FUO, Fever of Unknown Origin) nei bambini. Nasce a Milano, all’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Policlinico dell’Università degli Studi, e sarà specializzato proprio nel trattamento dei bambini a rischio o che richiedono un percorso complesso di diagnosi e terapia. «La febbre è un sintomo molto frequente in pediatria soprattutto nei primi mesi e nei primi anni di vita, quando le malattie infettive ne rappresentano la causa preponderante. Quando, però, la febbre è periodica o ricorrente potrebbe essere la manifestazione di una patologia potenzialmente infausta, come può essere una malattia autoinfiammatoria o autoimmune, che deve essere condotta nel modo più tempestivo e preciso possibile» spiega Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini Immunologici.
Da qui l’attivazione dell’ambulatorio specializzato. Evidenze scientifiche recenti hanno dimostrato che la FUO può essere il sintomo anche di patologie rare ad eziopatogenesi non completamente nota, e tra queste la malattia di Kawasaki. «Una tempestiva diagnosi dei casi di FUO è fondamentale per individuare la terapia più adeguata e per evitare ciò che era la regola fino a un decennio fa» dice ancora Esposito «quando un piccolo paziente veniva sottoposto a una lunga serie di esami e immediatamente trattato con antibiotici; con il risultato di un iter diagnostico-terapeutico complesso e pesante per bambini e genitori».