FIMP: criticità ma margini di confronto nella bozza ACN

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Giampietro Chiamenti, presidente FIMP
Giampietro Chiamenti, presidente FIMP
Giampietro Chiamenti, presidente FIMP

Restano e aumentano in modo assai netto le criticità per la Federazione italiana medici pediatri (FIMP) nella bozza trasmessa dalla SISAC per il rinnovo dell’ACN per la pediatria di famiglia, anche se nel tavolo ufficiale la parte pubblica si è resa disponibile a modificare in una dialettica di confronto e concertazione quanto proposto.

La FIMP, in un comunicato stampa, ribadisce “la propria contrarietà a molte parti della bozza di articolato che confligge con le aspettative della categoria per una convenzione in grado di valorizzare il ruolo del pediatra di famiglia italiano nel contesto sociale e assistenziale dell’età evolutiva, seppur in un quadro normativo rinnovato”. Vengono sottolineati tre punti specifici: il rischio che venga messo in secondo piano il rapporto fiduciario con le famiglie, il modello organizzativo basato sulle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) del quale non è specificato in modo chiaro il ruolo funzionale e il “trasferimento al comparto della convenzionata di alcune norme derivanti dalla legge 150/2009 che fa riferimento al pubblico impiego e di cui comunque non possono essere adottati solo gli aspetti sanzionatori” riporta il comunicato.

Rispetto all’organizzazione delle AFT e al loro ruolo funzionale puntualizza Giampietro Chiamenti, presidente della FIMP: «Il pediatra è un libero professionista che nel rapporto fiduciario con la famiglia eroga le prestazioni che ha concordato con la struttura pubblica a livello nazionale o a livello regionale/aziendale. Il contesto organizzativo dell’AFT delinea determinati territori all’interno dei quali opera un certo numero di pediatri, che devono dialogare fra di loro, concordare, pianificare, mettersi d’accordo per raggiungere gli obiettivi di salute che abbiamo sottoscritto e predefinito. L’AFT diventa quindi uno strumento». Le trattative rispetto ai punti critici restano aperte, con una posizione della FIMP di difesa della qualità delle cure pediatriche e e di riconoscimento della professionalità dei pediatri di famiglia. «Dobbiamo dare atto alla SISAC di aver assunto un atteggiamento di disponibilità al confronto e alla concertazione, motivo per cui è stato possibile calendarizzare tre incontri nel mese di luglio per poi riaprire eventualmente le trattative in settembre dopo la pausa estiva» conclude Chiamenti. «Resta inteso che tutto ciò sarà attuabile se, come auspichiamo, sarà possibile confrontare la bozza SISAC con la revisione dell’articolato che ci siamo impegnati a produrre nei prossimi incontri».