Vaccini al centro dell’attenzione al convegno della Fnomceo “Vaccinazioni oggi”, con la proposta, che ha visto l’accordo di ricercatori, epidemiologi, docenti universitari, filosofi della scienza, magistrati, e medici al convegno, di usare immagini forti di bambini e adulti danneggiati dalle malattie infettive, analogamente alle immagini di malati di tumore sui pacchetti di sigarette o di vittime di incidenti nelle campagne per la sicurezza stradale. «Diffondere informazioni correttive per convincere a vaccinare è efficace con gli esitanti ma non con gli antivaccinisti radicali, che, presi dalla difesa delle proprie opinioni, non ascolteranno. È più utile ed efficace sostituire i (falsi) timori verso i vaccini con la paura (reale) dei rischi correlati alle malattie», ha detto Andrea Grignolio, filosofo della Scienza, docente all’Università la Sapienza di Roma. E sul rischio e le emozioni ha affermato Sergio Abbrignani, direttore scientifico dell’Istituto nazionale di genetica molecolare: «I genitori non hanno una reale percezione del rischio: le malattie infettive non fanno più paura, perché, grazie alle vaccinazioni, sono meno diffuse di un tempo. E invece non dobbiamo abbassare la guardia, perché basta un niente per farle riesplodere. Ma all’irrazionalità delle paure verso i vaccini serve poco contrapporre i nostri freddi numeri e grafici. Dobbiamo combattere le emozioni con le emozioni».