FIMP: cittadinanza italiana per i “nati migrando”

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18216Lanciato un appello alle istituzioni dai pediatri della Federazione italiana medici pediatri (FIMP) affinché “ogni minore “nato migrando” da madre profuga per guerra o povertà, tratto in salvo sul territorio italiano, possa ricevere sin dalla nascita la cittadinanza italiana, considerando l’impossibilità di rientro nel proprio paese per conflitti in atto o per condizioni che minaccerebbero lo stato di salute e la vita”. L’appello è stato deciso durante il X Congresso nazionale della FIMP e la lettera è stata mandata ai Presidenti della Repubblica, del Consiglio del Ministri, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, e ai Ministri degli Esteri, Interno, Salute, Lavoro e Politiche Sociali. I pediatri della FIMP “vogliono mantenere alta l’attenzione sulle disuguaglianze nel riconoscimento dei diritti dei minori nelle condizioni di maggiore vulnerabilità” e indicano come le migrazioni forzate siano una delle condizioni a maggiore rischio. Viene sottolineato come siano delicati i primi momenti della vita per lo sviluppo della persona e che bisogna garantire il recupero delle condizioni psicofisiche di mamme e bambini. Afferma Maria Rosaria Sisto, responsabile nazionale FIMP per il Bambino immigrato: «Concedere lo ius soli a questi minori li sottrarrebbe dai rischi connessi con il perdurare di uno stato di irregolarità e di disuguaglianza nel riconoscimento dei diritti fondamentali garantiti dalle nostre leggi a tutti i bambini presenti sul nostro territorio».