Ipad, Kindle, WII Balance. E ancora cartoon e realtà virtuale. L’iniziativa “Scuola e giochi in corsia”, messa a punto dall’azienda Amgen in collaborazione con AIEOP (Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica), aiuta bambini e adolescenti con leucemia o altre neoplasie, e quelli sottoposti a procedure di trapianto di cellule emopoietiche, ad affrontare il lungo percorso di ospedalizzazione, grazie a innovativi strumenti didattici e ludico ricreativi e al supporto di insegnanti e psico-oncologi nei reparti.
Ogni centro, in base alle proprie esigenze, può scegliere nell’ambito di un set di strumenti offerti dal programma: materiale scolastico con l’utilizzo di iPad e Kindle per imparare divertendosi; giochi e realtà virtuale, cartoni animati proiettati sui muri delle stanze degli ospedali per ridurre stress e paura per la malattia; e ancora, palestre virtuali attraverso l’utilizzo di WII Balance per i faticosi percorsi riabilitativi. All’interno del programma riveste un ruolo fondamentale il corpo docente presente in ospedale anche durante i periodi di vacanze scolastiche, ovvero quando l’isolamento si fa sentire ancora più forte. L’iniziativa, inoltre, prende in carico anche la sfera emotiva, grazie al sostegno di psico-oncologi che possono alleviare le preoccupazioni dei bambini e delle loro famiglie. Infine, per piccoli stranieri o di altre religioni, è prevista anche la figura del Mediatore culturale che ha il compito di facilitare l’integrazione dei piccoli pazienti dal punto di vista linguistico, culturale e religioso.
“Scuola e giochi in corsia” prende il via dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, coinvolge 7 centri AIEOP – oltre alla Capitale, Monza, Torino, Trieste, Bologna, Napoli, Bari – e verrà presto esteso ad altre pediatrie italiane.
“Il cambio di prospettiva alla base dell’iniziativa – sottolinea Marco Zecca, presidente AIEOP e direttore UOC Oncoematologia Pediatrica del Policlinico San Matteo, Pavia – è quella di considerare chi è ammalato di leucemia e viene sottoposto a chemioterapia non come un paziente bensì come un bambino o un adolescente che ha bisogno oltre che di cure mediche all’avanguardia anche di un’assistenza a 360 gradi che presti attenzione agli aspetti psicologici, ludico-ricreativi e didattici, considerandolo dunque nella sua interezza”.
“Scuola e giochi in corsia” offre strumenti ludico ricreativi e il supporto di personale specializzato, integrando le attività didattiche già messe in campo dal MIUR con il programma la “Scuola in Ospedale” che, con la sua presenza nelle strutture ospedaliere, garantisce a bambini e ragazzi ricoverati la continuità degli studi, nonostante la malattia, in ambienti extra scolastici.