Uno studio cinese ha valutato gli effetti dell’utilizzo di una piattaforma social per promuovere l’allattamento al seno

I social media, con il loro uso sempre più diffuso, possono rappresentare uno strumento di educazione sanitaria ed essere di aiuto nella promozione di comportamenti. Al fine di migliorare il tasso di allattamento al seno esclusivo, che risulta inadeguato in Cina, uno studio, controllato randomizzato a due bracci, ha valutato l’efficacia dell’utilizzo dei social, e in particolare di WeChat, una delle più diffuse piattaforme di “social networking” nel Paese.

Sono state incluse donne di età > 18 anni, con gravidanza singola senza malattie note che potessero limitare l’allattamento al seno dopo il parto e che utilizzavano abitualmente WeChat. Un gruppo di intervento (n = 170) ha ricevuto settimanalmente informazioni di promozione dell’allattamento al seno attraverso un account ufficiale WeChat dal terzo mese di gravidanza fino a 6 mesi dopo il parto, mentre il gruppo di controllo era formato da 174 donne. Alla fine del primo mese dopo il parto, il tasso di allattamento al seno esclusivo è risultato significativamente maggiore nel gruppo di intervento rispetto a quello di controllo (81,1% versus 63,3; p < 0.001). Sebbene un numero maggiore di bambini nel gruppo di intervento fosse allattato esclusivamente al seno rispetto al gruppo di controllo anche a 2 -3 mesi dopo il parto (intervento: 73,0%; controllo: 63,2%) e a 4-5 mesi dopo il parto (intervento: 46,3%; controllo: 42,2%), la differenza non è risultata statisticamente significativa.

Lo studio rappresenta il primo tentativo di promuovere l’allattamento materno esclusivo tramite WeChat in Cina e prospetta che l’educazione sanitaria tramite social media possa rappresentare un valido ausilio per le future mamme, in aggiunta ai programmi tradizionali di promozione dell’allattamento al seno.

Wu Q. et al., J Med Internet Res . 2020; 22(12):e23273.