L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza sottolinea l’importanza di ascoltare le esigenze e i bisogni e garantire i diritti di chi vive con una disabilità

Un cambio di vita con restrizioni e un impatto sulla quotidianità e l’istruzione, che è stato ancora maggiore per i più fragili, per i minorenni con disabilità. Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, richiama l’attenzione sull’importanza di ascoltare direttamente da loro quali siano i bisogni, quali i vuoti da colmare per quello che riguarda la loro vita e le loro fatiche.

“La pandemia da Covid 19 ha avuto un impatto significativo nella vita di ognuno di noi, ma chi ne ha risentito di più sono bambini e ragazzi, soprattutto quelli più vulnerabili”, ha dichiarato Carla Garlatti. “Tra di essi, in particolare, i minorenni con disabilità, per i quali il ricorso alla didattica a distanza, l’impossibilità di accedere a servizi dedicati e l’assenza di relazioni hanno rappresentato una grave limitazione del diritto a crescere nel rispetto delle loro specifiche capacità evolutive e della loro identità”.

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, riflettendo sulla ripresa e le priorità, chiede che si dia voce al loro punto di vista e ci si muova concretamente per garantire i loro diritti: “Ora che il nostro Paese sta vivendo una fase nuova, orientata alla ripresa e al rilancio, è essenziale dare voce alle esigenze e ai bisogni dei minorenni sulle questioni che li interessano. Occorre ascoltare il loro punto di vista, tenendone conto in maniera adeguata, per comprendere cosa sia necessario fare per attuare concretamente i loro diritti e per assicurare loro un’educazione che possa essere il più possibile inclusiva e di qualità. È un vero e proprio diritto di bambini e ragazzi, riconosciuto tanto dalla Convenzione di New York quanto da quella sui diritti delle persone con disabilità”.

“Ai minorenni con disabilità deve essere garantito il rispetto della dignità, vanno favorite autonomia, socializzazione e inclusione – anche attraverso il gioco – e va agevolata la loro partecipazione attiva alla vita della comunità”, ha aggiunto Carla Garlatti, facendo un appello preciso alle Istituzioni “ad ascoltare tutti i minorenni e a permettere loro di partecipare ai processi decisionali che li riguardano attraverso processi aperti e inclusivi, agevolando una partecipazione a parità di condizioni con i loro coetanei”, ha concluso.