A Leopoli Roberto Brambilla, medico chirurgo volontario di SoleTerre, si prende cura dei feriti che arrivano dalle zone di Kramatorsk, Mariupol, Karkiv

“Sono bambini con ferite da frammenti di granata, da arma da fuoco, con fratture anche importanti degli arti e lacerazioni dei tessuti molli… Spesso arrivano soli, perché i genitori risultano dispersi o deceduti. L’impegno dei volontari di SoleTerre è quello di dare supporto a questi piccoli pazienti, non solo fisico, ma anche psicologico”. A parlare è Roberto Brambilla, medico chirurgo prima all’Ospedale di Vimercate e poi primario presso la Clinica Zucchi di Monza, volontario di SoleTerre, che da tre settimane lavora all’Ospedale Pediatrico di Leopoli in cui è attiva la Fondazione onlus, che lavora per il riconoscimento e l’applicazione del Diritto alla Salute nel suo significato più ampio.

All’ospedale arrivano bambini feriti dalle zone di Kramatorsk, Mariupol, Karkiv: “Il nostro compito qui è di cooperare con i medici, gli infermieri e tutto il personale ucraino, offrendo quel poco che è nelle nostre competenze”, racconta ancora il medico chirurgo.

Accanto all’attività clinica, Roberto Brambilla racconta l’esigenza, sempre più urgente, di coordinare le risorse disponibili e i supporti materiali, perché spesso arrivano scatoloni senza un ordine e criterio chiari, con foglietti illeggibili, spesso inutilizzati. Un lavoro di coordinamento, organizzazione, formazione importante: “Nei prossimi giorni diminuirò il mio impegno clinico dedicando parte del tempo alla revisione e riorganizzazione delle risorse e soprattutto alla didattica. Spiegando quello che si può fare per avere risultati migliori, in meno tempo e con sofferenze minori”, spiega ancora Roberto Brambilla, e conclude: “Nella mia vita professionale ho imparato a fare bene una sola cosa. Curare le ferite. E dove dovrei essere quindi ora, se non qui a Leopoli?”.

Roberto Brambilla è supportato da SoleTerre, un’associazione da anni impegnata nella difesa dei più piccoli, fragili e malati mentre per la cura delle ferite ha richiesto supporto a Farmaceutici Damor che si è resa disponibile incondizionatamente