L’OMS ha approvato il primo Piano d’Azione Globale decennale per l’Epilessia e altri disturbi neurologici

Assistenza sanitaria universale, copertura dei servizi e nuove legislazioni sull’epilessia. Questi gli obiettivi dell’IGAP- 10-year Intersectoral Global Action Plan for Epilepsy and other Neurological Disorders, il primo Piano d’Azione Globale decennale per l’Epilessia ed Altri Disturbi Neurologici approvato dalla 75° Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Un piano accolto con soddisfazione dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), che lo definisce “Grande opportunità, ridurre l’impatto e il peso di questa malattia per chi ne soffre”, mentre l’International Bureau for Epilepsy (IBE), indica il “Piano Epilessia capofila per tutte le altre malattie neurologiche”.

Il Piano d’Azione Globale Intersettoriale decennale per l’Epilessia e Altri Disturbi Neurologici richiama l’attenzione degli Stati membri su prevenzione, diagnosi precoce, assistenza e trattamento corretto delle diverse forme di epilessia e soddisfazione dei bisogni psico-fisici, sociali, economici ed educativi delle persone con tale condizione e delle loro famiglie.

“Questa risoluzione pone finalmente l’Epilessia in cima alle agende dei governi e dei partner scientifici di ogni Paese, fornendo un solido e condiviso punto di partenza globale per dare un reale impulso ai servizi e al finanziamento delle cure. Ma anche un mezzo per affrontare lo stigma, l’esclusione e l’eventuale legislazione antidiscriminatoria attraverso azioni intersettoriali. Ciò che più ci preme è una solida collaborazione con gli Enti preposti per affrontare al più presto tutte le problematiche e dare risposte concrete alle Persone con Epilessia”, commenta Laura Tassi, presidente della LICE, il cui 45° congresso della LICE è in programma dall’8 al 10 giugno a Padova.

Gli obiettivi da raggiungere

Entro il 2031 gli Stati membri hanno di fronte a loro cinque obiettivi da raggiungere: aggiornamento delle politiche nazionali sui disturbi neurologici e l’avviamento di almeno una campagna di sensibilizzazione o di un programma di advocacy; inclusione dei disturbi neurologici nei sistemi di assistenza sanitaria universale, con fornitura di medicinali essenziali e tecnologie di base per la loro gestione; realizzazione di almeno un programma intersettoriale per la promozione della salute del cervello e la prevenzione dei disturbi neurologici; valutazione ogni 3 anni dei progressi verso il raggiungimento degli obiettivi globali; copertura dei servizi per le persone con epilessia del 50% in più rispetto all’attuale e sviluppo di un’idonea legislazione per promuovere e proteggere i loro diritti umani.

“Le Persone con Epilessia e le loro famiglie sono costrette a convivere con una patologia cronica che comporta uno stigma individuale e sociale tra i più rilevanti che si traduce in discriminazione, esclusione e peggioramento della loro qualità di vita. Il Piano Globale approvato dall’OMS impegnerà necessariamente gli Organismi statali a prendere in considerazione questi problemi e, entro il 2031, a superarli”, afferma Oriano Mecarelli, Past President LICE.

“Il Piano è il frutto di un’azione di sensibilizzazione e tutela svolta a livello internazionale dai medici e dai rappresentanti delle persone con epilessia, un esempio di collaborazione e coesione delle principali parti interessate. Nel corso di queste attività, l’epilessia è stata proposta all’OMS come un esempio a cui ispirarsi per interventi su tutte le malattie neurologiche. Vuol dire che l’esperienza accumulata nell’assistenza alle persone con epilessia e nel fronteggiare le ricadute sociali della malattia, rappresenta un patrimonio di conoscenza unico”, aggiunge Francesca Sofia, presidente dell’International Bureau for Epilepsy (IBE), e conclude: “Questo patrimonio, conquistato in almeno due secoli di studio e attivismo, messo a disposizione di coloro che soffrono di altre malattie neurologiche, può tradursi in un beneficio più rapido per moltissime persone”.