Diffusi i risultati di un progetto su un programma psicoeducativo e di autoregolazione delle emozioni per un utilizzo adeguato di Internet

Imparare a gestire le emozioni e, in particolare, miglioramento dell’espressione delle emozioni positive e gestione delle emozioni negative come rabbia, scoraggiamento, frustrazione. Uno dei risultati del progetto “Un programma psicoeducativo per giovani, di autoregolazione delle emozioni per favorire l’utilizzo consapevole e prevenire l’uso problematico di Internet”, secondo gli studenti, è aver appreso questi strumenti rispetto alle emozioni, siano esse positive o negative.

Si tratta di un progetto realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), con il supporto tecnico e finanziario del Ministero della Salute – CCM – Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria. Il coordinamento è stato realizzato dal Dipartimento Salute e Politiche Sociali di Trento e sono state coinvolte cinque Unità Operative in Provincia Autonoma di Trento, Lombardia, Lazio, Marche e Molise; inoltre, il Centro per le Scienze Comportamentali e la Salute mentale dell’ISS era tra le UO.

Al programma hanno partecipato studenti della scuola media inferiore e sono stati utilizzati strumenti multimediali interattivi (serious games) per favorire la conoscenza dei principali fattori di rischio e insegnare abilità utili per prevenire e fronteggiare l’uso problematico di Internet. Con i serious game sono stati coinvolti 10 Istituti scolastici e 20 classi di II media, una volta a settimana per due mesi, durante l’orario scolastico, in presenza, con i compagni e coinvolgendo anche gli insegnanti.

I serious game sono stati ritenuti utili e soddisfacenti dagli insegnanti, e gli studenti li hanno trovati di aiuto nella quotidianità per comunicare con gli altri, impegnarsi a fare qualcosa e comprendere le emozioni. Sul versante delle emozioni è stato valutato l’impatto del programma sulla loro regolazione. Sono state, infatti, somministrate due scale, anonime, prima e dopo il programma, di valutazione dell’autoefficacia nella gestione delle emozioni negative e nell’espressione di quelle positive, rilevando un miglioramento significativo dell’autoefficacia nella gestione delle emozioni negative in particolare nei soggetti di terza media e tra le ragazze.